Il piano di riapertura è previsto per il 4 maggio, ma non si deve fraintendere: non ci sarà un “boom” di aperture. A riprendere il loro motore lavorativo però, come ha dichiarato Conte, saranno senza dubbio alcuni settori produttivi. Tutto il resto, tra cui bar, negozi, trasporti, è ancora oggetto di decisione.
Le riaperture
È tutto ancora in bozza, ma intanto se ne comincia già a parlare. Stando alle dichiarazioni che Conte ha rilasciato proprio nelle ultime ore, molte riaperture dopo la lunga quarantena imposta dall’emergenza Coronavirus, sembrerebbero essere previste già dal 4 maggio, data che segnerà l’inizio della cosiddetta “Fase 2”. Quest’ultima prevede una ripresa del motore economico e il riavvio di attività produttive. Tra queste, proprio il 4 maggio dovrebbero riaprire i battenti i settori automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Per quanto riguarda le altre attività, il discorso è diverso e gli esperti sono ancora in disaccordo.
Bar, negozi e trasporti
Bar, negozi e trasportiConte ha dichiarato che si adotterà una linea omogenea che riguarderà tutte le regioni, ma c’è ancora polemica per quanto riguarda l’apertura dei bar. Per questi, molti optano per la riapertura in data 4 maggio, ma sembra essere in maggioranza il numero dei “no”, che slitterebbero il tutto a metà o fine maggio. Oltre a questo, lo stesso discorso vale per i negozi, mentre si sta studiando l’idea di fare o meno percorsi unidirezionali per il passaggio all’interno dei mezzi pubblici. Da sottolineare anche se sarà sempre misurata la temperatura se si prende la metropolitana. Il tutto però è da vedere. Per ora, l’unica cosa sicura sono le scuole: queste rimarranno chiuse fino a settembre, mentre intanto si studia l’ipotesi di poter organizzare dei campi estivi per i bambini, ma anche qui niente di certo.