Democrazia e logica del potere
Solo tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo apparve qualcosa di simile alle antiche democrazie greche con il nascere nell’Italia settentrionale di comuni che rifiutavano la soggezione feudale degli imperatori. Quanto può influire la grandezza di uno stato nella realizzazione di una democrazia compiuta? E’ fondamentale. Nel governo di una città, seppure con limitazioni alla partecipazione del popolo al potere, l’organo che ha il potere legislativo e decisionale, se non influenzato da apparati superiori e più grandi, deve sottostare in qualche modo al consenso della popolazione. In caso di decisioni molto lontane dell’interesse popolare è facile individuare il responsabile, che sia un signore, un principe, un console od un governatore. Ad esempio, numerose sono state nella storia le rivolte per l’aumento del prezzo del pane, scagliandosi sempre contro un potere locale responsabile di decisioni impopolari. Il potere, nel governo di una città, è comunque molto vicino al popolo che in qualsiasi momento può ribellarsi ed ostacolare decisioni che non hanno interesse comune.
Il controllo della popolazione sugli organi decisionali è meno efficace man mano che il potere viene trasferito in governi centrali di stati caratterizzati da un territorio più esteso.
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