5 personaggi maschili della letteratura insoliti, stravaganti e unici

Nell’articolo 5 personaggi femminili insoliti, stravaganti e unici della letteratura classica, ho parlato di 5 personaggi insoliti, stravaganti e unici della letteratura classica al femminile, esplicando la simbologia del numero 5 ed elencando i benefici della lettura. In questo articolo voglio parlare di 5 personaggi maschili insoliti, stravaganti e unici della letteratura classica e delle origini della letteratura.

5 personaggi maschili

Kronos e la letteratura

La letteratura è un rifugio, un mondo solido e resiliente, talmente tanto che nemmeno Kronos il signore del tempo è riuscito a scalfire. Che cosa sarebbe l’essere umano senza la letteratura, le leggende, le storie, le favole, le fiabe? Un guscio vuoto e fragile, pronto a sgretolarsi per divenire polvere e sparire con una folata di vento.
La sicurezza di trovare Dorothy nel Kansas pronta ma inconsapevole di partire per un’avventura unica, la certezza che Arianna tenderà il suo filo per farti uscire dal tuo dedalo complicato, che Anubi protettore dell’aldilà, e traghettatore delle anime, svolgerà bene il compito nel pesare il tuo cuore e portarti al cospetto di Osiride.

L’immortalità attraverso la narrazione

O forse chissà, sarà Caronte il traghettatore dell’Ade a trasportarti da una riva all’altra del fiume Acheronte, tutti questi soggetti donano una sana assuefazione di abitudini all’essere umano, con una serena consapevolezza di essere protetti e mai soli: loro saranno sempre lì, al momento del bisogno.

E, saremo sempre al sicuro con gli incantesimi di Maggie Smith (Minerva McGranitt), Alan Rickman (Severus Piton), Michael Gambon (Albus Silente), Robbie Coltrane (Rubeus Hagrid), gli indimenticabili maghi della serie Harry Potter a cui voglio rendere omaggio.

Dai tempi dei Trovatori, dei Trovieri e dell’Amor Cortese

L’origine della letteratura cavalleresca

Dai tempi della lirica cortese e cortigiana, dei Trovatori e dei Trovieri, con l’amor cortese prende forma la letteratura.
La lirica cortese nasce nelle corti feudali e si estende anche fuori le corti, mantenendo però i suoi caratteri originali. Il tema portante è sempre l’amore e la devozione per una donna inteso come un servizio simile alla prestazione che il Vassallo offre al suo signore, gratuito, cui  il  massimo che si ottiene è una ricompensa simbolica, che può trattarsi di un saluto, oggetto dell’amata. È  un fenomeno che ha inizio tra l’XI e il XII secolo in Francia, importato poi in Italia.
La lingua era la lingua d’oïl nella Francia del Nord dove predominava l’epica con le “Chanson de Geste” tra cui i poemi epici  “La Chanson de Roland” che vengono cantate dai giullari. I Trovieri nasceranno più tardi, intorno al 1170 quando la lirica cortese del Sud verrà esportata al Nord della Francia

La lingua d’Oc e la poesia lirica

La lingua d’oc, parlata nella Francia del Sud e conosciuta oggi come provenzale, era predominante dal 1050 in poi, periodo in cui fioriva la poesia lirica dei Trovatori.
Chanson de Geste e la lirica dei Trovatori portano entrambi i valori e l’ideologia della casa nobiliare e nascono in Francia poco dopo l’anno 1000.

I Trovatori a differenza dei Giullari sono poeti e musicisti che in genere compongono da soli le canzoni che poi eseguono in pubblico. Il Trovatore è una persona colta che scrive testi complessi e compone musiche, può essere di umili o nobili origini. Tra i Trovatori più conosciuti ricordiamo Bernard de Ventadorn nato da famiglia povera ma che frequenta famiglie ricche e che si sposta di corte in corte ma meno di un giullare, ed è proprio lui che compone la canzone dell’Amor Cortese che all’epoca è il veicolo principale di una concezione, di un codice e di un comportamento amoroso: l’Amor Cortese.

E il mondo della letteratura prende forma e colore, un colore dalle mille sfaccettature con pigmenti rari di menti geniali che creano personaggi con un palcoscenico unico e originale, fatto di platea e sottopalco, uno spettacolo eccezionale, dove le “maschere” diventano un confidente, un alleato, un amico fedele che non ti tradirà mai.
I libri fatti di testa, dorso, corpo e piede, sono l’anima di una casa. E dentro quel corpo mille anime prendono vita.

I testi dei 5 personaggi maschili

I testi in cui sono rinchiusi i cinque personaggi insoliti maschili di cui voglio parlare sono i seguenti.

Don Chisciotte, il cavaliere errante

Don Chisciotte della Mancia, romanzo spagnolo dello scrittore Miguel de Cervantes Saavedra, considerata non solo la più influente opera spagnola, ma mondiale, poiché si può considerare il primo prototipo di romanzo moderno.

Il Barone rampante: libertà tra gli alberi

Il Barone Rampante, del nostro grande scrittore Italo Calvino di cui ho parlato ampiamente nell’articolo Italo Calvino e l’arte della comunicazione un capolavoro che fa parte del secondo capitolo della trilogia araldica “I nostri antenati”, formata inoltre da “Il visconte dimezzato” e “Il cavaliere inesistente”.

Cyrano de Bergerac: poesia e coraggio

Cyrano de Bergerac (conosciuto in Italia anche come Cirano di Bergerac) è una celebre commedia tragedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien di Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica.

Gatsby: il sogno americano tra realtà e illusione

Il grande Gatsby (The Great Gatsby) è un romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925, definito il primo passo avanti per la letteratura americana dopo Henry James.

Il mago di Oz: illusioni e speranze

Il meraviglioso mago di Oz, celebre romanzo per ragazzi di L. Frank Baum.

Psicologia dei personaggi

Don Chisciotte: la tenacia contro la realtà

Chi non ha amato Alonso Chisciano alias Don Chisciotte e le sue battaglie contro i mulini a vento? Si ama la sua tenacia, il suo essere ostinato contro ogni ragione per partito preso, un cavaliere immerso nella sua visione salvifica, o forse è solo la sua costante perseveranza a eludere una realtà troppo meschina da accettare, dove vivere in un rifugio mentale fatto di ideali irrealizzabili è più semplice. E dunque si combatte contro i mulini a vento o dei giganti con cattive intenzioni, fa differenza?

Il Barone rampante: la fuga dalla società

Chi non vorrebbe vivere – almeno per un po’ – come Cosimo Piovasco di Rondò, il barone rampante? Un rampollo di una nobile famiglia ligure che a seguito di un litigio con i genitori a soli dodici anni si rifugia sull’albero del giardino e dal quale non scenderà mai più, spostandosi per boschi e foreste da un albero all’altro, costruendo la sua vita tra un amore impossibile e l’amicizia solida con il bandito Gian de’ Brughi, e un legame epistolare con Voltaire, una vita fatta di libertà ed emancipazione, con il poetico finale – allerta spoiler per chi non l’avesse letto – della scomparsa del personaggio tramite una mongolfiera. Anche qui, il personaggio crea il suo rifugio mentale perfetto, per sfuggire a una vita inaccettabile, crea la sua completezza tra gli alberi.

Il grande e potente Oz: l’illusione della speranza

Chi non si è affezionato al grande e potente Oz, ottimo dispensatore di speranze, un circense, un ventriloquo, un prestigiatore del Nebraska, che ha creato un mondo verde di illusioni e rifugi, quelli della mente, come i nostri Cosimo e Alonso.

Cyrano de Bergerac: il coraggio dell’imperfezione

Chi non vorrebbe il coraggio di Cyrano de Bergerac che a causa del suo naso rinuncia all’amore della sua vita? Cyrano, un poeta, uno scrittore, uno spadaccino un personaggio singolare, ricostruito fedelmente su un uomo – Hector-Savinien Cyrano de Bergerac – realmente esistito nel lontano ‘600.

Gatsby: il sogno e la solitudine

Chi non ha il desiderio di possedere il fascino di Gatsby che per amore ha trasformato la sua vita in una commedia, fatta di feste sfarzose dentro al suo carattere schivo seppur esuberante, pur di attirare l’amore dalla sua vita, Daisy Buchanan affascinata dalla fastosità e dall’opulenza, dal lusso ostentato ed eccessivo.

James Gatz e Cyrano de Bergerac occupano un posto speciale nella libreria, sono vicini ad Anna Karenina, loro non permetteranno mai a nessuno di ferirla, accanto a loro lei è salva. Cosimo e Alonso hanno nel loro mezzo Desdemona, non permetteranno mai al Moro di Venezia di farle del male, ed Oz, lui è vicino a Il piccolo principe, in caso gli dovesse sfuggire la migrazione di uccelli selvatici per volare via, Il piccolo principe può approfittare della mongolfiera del grande e potente Oz.

È un rifugio della mente creare soccorritori di fanciulle, magari con cavallo e mantello? No, lo sappiamo benissimo che le principesse non esistono, ci sono soltanto guerriere che non hanno scelto di essere tali e che non necessitano di essere salvate da uno squilibrato in leggins, che se ne va in giro per il bosco a baciare fanciulle dormienti, e nelle torri a uccidere draghi immaginari.

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Dott.ssa in Discipline Psicosociali. Illustratrice, autrice di libri per bambini e fantasy, racconti, poesie, romanzi. Finalista 2017 del concorso Fiction e Comics, de Ilmiolibro, Gruppo Editoriale l’Espresso con il libro “C’Era Una Volta”. Libri pubblicati sullo stesso sito, Desideri Cristina ilmiolibro.it. Vincitrice del Secondo premio Internazionale di Poesia e Narrativa, Firenze Capitale D’Europa con “La bambola di Giada”. Racconti e favole sono stati inseriti in raccolte antologiche in quanto vincitori di concorsi, quali “Parole d’Italia, Racconti brevi di vecchi e nuovi italiani” indetto dalla Regione Lazio, la favola “Le stelle” selezionata dalla Scuola Holden per DryNites. Vincitrice di svariati concorsi letterari. Ha collaborato con la Montegrappa Edizioni e, per la stessa, ha ideato e curato sette concorsi letterari. Ha illustrato il libro “Sogni e Favole” del romanziere Giuseppe Carlo Delli Santi. Con la Pav Edizioni ha pubblicato il romanzo per la collana psicologica-thriller "La collezionista di vite”. Per la Pav Edizioni e in collaborazione con Gabriella Picerno, psicologa e scrittrice cura le collana 1000 Abbracci. Per la GD Edizioni è co-direttrice (insieme a Gabriella Picerno) della collana pedagogica “Il filo di Arianna”. Cura i concorsi letterari “La Botteguccia delle Favole”, “Lo Zaino Raccontastorie”. Autrice per il blog “Il Mago di Oz”.

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