Nel romanzo “Carbone. Storia di un’anima errante” di Alessandro Tognon si narrano le esperienze di un uomo, Peter, che deve fare tutti i giorni i conti con un’angoscia insostenibile: il dolore che ha dentro è talmente intenso e proviene da un trauma così grande da essere diventato una massa nera che lo opprime. Questa nube oscura si palesa anche nella realtà, avvolgendo con un fumo denso ciò che vede intorno a sé: Peter a quel punto deve riuscire a trovare dei punti di riferimento, per non cadere vittima di un terrore che lo tormenta da quando è solo un bambino.
L’autore ci conduce nella vita del suo protagonista attraverso salti temporali che non seguono un ordine cronologico e che coprono un arco di circa trent’anni: in questo periodo di tempo vi sono stati degli eventi particolari, o magari altri in apparenza banali, che hanno segnato il cammino di Peter. Anche i luoghi in cui si sposta – egli vive in molte città, come se non potesse mai fermarsi nello stesso posto, come se fosse costretto a rispondere al bisogno fisico di non mettere radici – sono fondamentali per la sua maturazione: l’autore, che è anche un architetto, descrive con dovizia di particolari questi luoghi, soffermandosi sugli edifici, sui monumenti, sulla geometria delle strade. Dal romanzo, quando Peter arriva nella città di Colonia e vede come prima cosa il suo Duomo: «Quella grande architettura esprimeva la fatica di molti uomini che, chissà in quanti decenni, erano riusciti a costruire quell’enorme montagna di pietre scure, come una grande casa dove poter pregare. La vicina stazione invece era l’emblema della modernità del secolo scorso, con le lunghe travi in ferro bullonato e il vetro consumato della copertura; a differenza della prima, era un luogo di passaggio e non di arrivo, ma in un certo qual modo anche questa era uno spazio che ospitava grandi emozioni, un luogo per trovarsi o ritrovarsi, dove poter accogliere i propri affetti o dove salutarsi, forse per sempre».
Alessandro Tognon ci fa viaggiare nei claustrofobici spazi mentali di Peter e anche in quelli concreti in cui approda e tenta di sopravvivere; ci conduce negli anni della sua infanzia, in quelli della sua giovinezza e dell’età adulta: ci spostiamo a Bologna negli anni Ottanta e assistiamo al trauma che inciderà sulla sua esistenza, lo seguiamo poi nelle sue peregrinazioni, nell’incontro con amici e amori, nei suoi tentativi di scacciare l’oscurità e, infine, in un epilogo che emozionerà nel profondo.
Contatti
https://www.facebook.com/alessandrotognonscrittore/
https://www.threads.net/@alessandrotognonarchitetto
https://www.amazon.it/Carbone-Storia-unanima-errante-Alessandro/dp/8893872161/
https://www.poligrafo.it/carbone