Alice attraverso lo specchio: viaggio tra simboli, logica e critica sociale

attraverso lo specchio

In Attraverso lo specchio, Alice entra in un mondo capovolto dove la logica è sfidata e il nonsense regna sovrano. Tra giochi di parole, personaggi iconici e riflessioni profonde, Lewis Carroll intreccia una storia che è al contempo avventura fantastica e critica della società vittoriana. Un classico senza tempo.

Attraverso lo specchio

“Attraverso lo specchio” (titolo originale: Through the Looking-Glass, and What Alice Found There) è il secondo romanzo scritto da Lewis Carroll, seguito di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Pubblicato nel 1871, è considerato uno dei classici della letteratura per l’infanzia, ma la sua complessità e ricchezza simbolica lo rendono un testo affascinante anche per gli adulti. La trama vede Alice, la protagonista, attraversare uno specchio per entrare in un mondo speculare, governato da regole paradossali e popolato da personaggi bizzarri. Il romanzo approfondisce il concetto di realtà capovolta, dove ogni cosa appare ribaltata rispetto al mondo reale, come in un gigantesco gioco di specchi. Questo tema centrale può essere interpretato in molti modi, dal puro nonsense ludico a una critica sottile alla società vittoriana.

Un’interpretazione interessante è quella che vede l’attraversamento dello specchio come una metafora del viaggio astrale. L’OBE (Out of Body Experience) presente prima in alcune tradizioni esoteriche ed oggi oggetto di studi scientifiche, consiste nel lasciare il corpo fisico per esplorare altre dimensioni. Tra le tecniche di spostamento nel viaggio astrale subito dopo l’uscita dal corpo fisico vi è l’attraversamento di uno specchio, di una porta o di una finestra per raggiungere altri luoghi fisici o non fisici. Questa prospettiva dà un significato nuovo al viaggio di Alice, che potrebbe essere letto come un’esperienza di viaggio interiore o un passaggio verso un piano di coscienza diverso.

Al di là del simbolismo esoterico, “Attraverso lo specchio” è anche un’opera profondamente radicata nell’interesse di Carroll per la logica e la matematica. I giochi di parole, i paradossi e le situazioni assurde riflettono l’abilità dell’autore di combinare il razionale e l’irrazionale in una narrazione che sfida continuamente le aspettative del lettore. Inoltre, il romanzo può essere visto come una critica alla società vittoriana, con il suo rigido formalismo e le sue convenzioni, che Carroll sovverte con ironia e umorismo.

Attraversare lo specchio: simbolismo e viaggio astrale

L’attraversamento dello specchio

Nel primo capitolo di Attraverso lo specchio, Alice, annoiata e incuriosita, si trova nella sua stanza quando nota che lo specchio sopra il caminetto sembra cambiare forma. Improvvisamente, in un atto di puro istinto e meraviglia, si avvicina e scopre che può attraversarlo, entrando in un mondo che sembra simile al suo ma dove tutto è capovolto. Questo evento segna l’inizio della sua nuova avventura in una realtà parallela che segue regole proprie.

L’attraversamento dello specchio è un momento di grande simbolismo. Il concetto di specchio, storicamente legato all’idea di riflesso e di doppio, rappresenta spesso la soglia tra la realtà e l’irreale, il noto e l’ignoto. Nel romanzo, Alice non si limita a vedere il riflesso del suo mondo, ma lo attraversa, varcando una linea immaginaria che separa il mondo fisico da una dimensione sconosciuta. Questo può essere interpretato come il simbolo di un viaggio interiore, una discesa nel proprio inconscio, dove le leggi della razionalità vengono sovvertite e l’esplorazione dell’ignoto diventa inevitabile.

Il viaggio astrale e il mondo attraverso lo specchio

Il gesto di Alice che attraversa lo specchio ha affascinato molti lettori e studiosi per le sue somiglianze con alcune pratiche, come il viaggio astrale, oltre che per il suo simbolismo. Nella pratica del viaggio astrale, che consiste nella separazione del proprio corpo astrale da quello fisico, alcune tecniche prevedono il passaggio attraverso uno specchio o una porta come simbolo di accesso a un’altra dimensione o piano di esistenza.

In questo senso, il viaggio di Alice oltre lo specchio può essere visto come una metafora di questo processo. Alice lascia il mondo ordinario e fisico per esplorare una realtà diversa, soggetta a leggi capovolte, proprio come accade durante l’esperienza del viaggio astrale. La descrizione del mondo oltre lo specchio, un luogo dove il tempo scorre all’indietro e gli oggetti sembrano sfidare la logica, richiama le caratteristiche tipiche del piano astrale, spesso descritto come un luogo surreale e mutevole.

In entrambi i casi, sia nel viaggio astrale che nell’avventura di Alice, il viaggio implica non solo l’esplorazione di uno spazio diverso, ma anche la scoperta di nuove prospettive e comprensioni. Il mondo oltre lo specchio, come il piano astrale, offre esperienze che vanno oltre le convenzioni della realtà quotidiana e forniscono una visione più profonda di sé stessi e della natura dell’esistenza. Attraverso Alice, Carroll sembra suggerire che il vero viaggio non sia semplicemente fisico, ma anche mentale e spirituale, dove la conoscenza e l’esperienza sono in continua trasformazione.

Logica e giochi di parole

La passione di Lewis Carroll per la logica

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, era molto più di uno scrittore di racconti fantastici per bambini. Era anche un matematico di talento, un logico e un fotografo appassionato. Nato nel 1832, Dodgson si laureò in matematica a Oxford e divenne professore nel 1855. La sua carriera accademica fu dedicata principalmente allo studio della logica, della geometria e dell’algebra, e scrisse numerosi trattati in questi campi. La sua formazione scientifica ha influenzato profondamente la sua scrittura, soprattutto nei libri di Alice, dove la logica gioca un ruolo centrale.

In Attraverso lo specchio, la struttura stessa del mondo in cui Alice si avventura sembra obbedire a un tipo di logica particolare, per quanto stravagante. Il mondo oltre lo specchio segue le regole di una scacchiera, con personaggi che si muovono in base a mosse predeterminate. Questa struttura formale richiama il pensiero matematico di Carroll, che amava impostare problemi complessi e paradossali. Ad esempio, la logica rigorosa dei movimenti degli scacchi si contrappone alla fluidità del nonsense che caratterizza molti dialoghi del libro. Tuttavia, al di là delle apparenze, anche il nonsense di Carroll spesso nasconde intricati giochi logici.

Giochi di parole e nonsense

Un altro tratto distintivo dell’opera di Carroll è l’uso di giochi di parole, paradossi linguistici e nonsense. Questi elementi sono onnipresenti in Attraverso lo specchio e rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del romanzo. Un esempio celebre è il dialogo tra Alice e Humpty Dumpty, il quale sostiene che le parole possono significare ciò che lui desidera, sfidando la convenzione che esse abbiano un significato fisso. Questo scambio rappresenta un gioco linguistico, ma allo stesso tempo solleva una riflessione sul potere arbitrario della lingua e sul rapporto tra significante e significato.

Carroll usa il nonsense non come mero intrattenimento, ma come mezzo per esporre concetti logici e filosofici complessi. Attraverso dialoghi apparentemente assurdi, costringe i lettori a confrontarsi con l’idea che molte delle regole che governano la nostra vita – come quelle linguistiche o sociali – siano convenzioni arbitrarie. I suoi giochi di parole sfidano la logica tradizionale, dimostrando come il linguaggio stesso possa diventare un terreno instabile e ingannevole.

Nel capitolo del Cavaliere Bianco, ad esempio, il racconto di come inventa oggetti utili ma inutilizzabili, come uno scudo che si può mangiare, rappresenta un esempio di paradosso logico. Le sue invenzioni non sono solo un esempio di nonsense, ma un modo per illustrare la fragilità delle nostre categorie di utilità e funzionalità, invitando il lettore a riflettere sulla logica dietro le cose di tutti i giorni.

Critica sociale e riflessione filosofica

Il mondo capovolto: critica alla società vittoriana

In Oltre lo specchio, Lewis Carroll costruisce un mondo capovolto che riflette e distorce la società vittoriana in cui viveva. Attraversando lo specchio, Alice entra in un universo parallelo in cui le regole della logica e della convenzione sono sovvertite. Questo mondo riflette, in modo satirico e paradossale, le norme rigide e oppressive della società dell’epoca.

Uno degli esempi più chiari di questa sovversione è il comportamento delle due regine, la Regina Rossa e la Regina Bianca, che rappresentano figure autoritarie ma sono caratterizzate da un’eccentricità grottesca. La Regina Rossa, in particolare, governa con una severità che ricorda il rigido formalismo delle gerarchie sociali vittoriane, ma il suo potere è vuoto, basato su regole assurde e prive di senso. Questa figura può essere interpretata come una critica al modo in cui l’autorità veniva esercitata nella società di Carroll, dove le strutture di potere spesso si fondavano su tradizioni e formalità piuttosto che su meriti reali.

Le situazioni assurde e paradossali che Alice affronta nel mondo oltre lo specchio sono emblematiche di una società che si regge su convenzioni insensate. Ad esempio, il dialogo con Humpty Dumpty sul significato delle parole riflette la rigidità del linguaggio e delle norme sociali, che possono essere arbitrariamente manipolate dai potenti per mantenere il controllo. Questo suggerisce una critica alle gerarchie sociali vittoriane, dove il potere risiede in coloro che possono definire e ridefinire la realtà secondo le loro necessità.

Interpretazioni filosofiche

Oltre alla critica sociale, Attraverso lo specchio offre anche spunti di riflessione filosofica, in particolare sul tema del relativismo e del concetto di verità. Nel mondo capovolto, le regole che governano la realtà sembrano fluide e soggette a cambiamenti improvvisi. Questo solleva interrogativi sul relativismo morale e sulla natura delle leggi che consideriamo fisse nel nostro mondo. Il fatto che la logica sia continuamente sovvertita suggerisce che la verità non è assoluta, ma piuttosto una costruzione sociale che può essere manipolata.

Lo specchio stesso diventa una metafora potente per analizzare il confine tra realtà e illusione. Nel mondo oltre lo specchio, la percezione viene continuamente ingannata: le distanze, le proporzioni e persino il concetto di tempo sono alterati. Questo invita a riflettere su come percepiamo il mondo e su quanto le nostre certezze siano effettivamente fondate. La distinzione tra realtà e illusione è sottile, e Carroll sembra suggerire che ciò che consideriamo “reale” potrebbe essere solo una convenzione costruita sulla base della nostra esperienza soggettiva.

I personaggi: simboli e archetipi

Alice: un’eroina curiosa e risoluta

Il personaggio di Alice, protagonista sia di Alice nel Paese delle Meraviglie che di Oltre lo specchio, rappresenta un’eroina fuori dagli schemi. In questo secondo libro, Alice dimostra una crescita rispetto alla sua prima avventura. Non è più solo una bambina curiosa che si perde in un mondo assurdo, ma diventa una figura più determinata e risoluta, capace di affrontare le sfide del mondo capovolto con una combinazione di curiosità e ragione.

Nel mondo oltre lo specchio, Alice è un’outsider. La sua presenza in un contesto governato da regole irrazionali la pone spesso in conflitto con i personaggi che incontrerà, ma, nonostante le difficoltà, mantiene il controllo delle sue azioni. Alice osserva, interroga e cerca di comprendere le regole del gioco anche quando sono palesemente assurde. La sua capacità di restare lucida di fronte a situazioni surreali la distingue come un’eroina che non cede alla confusione, ma affronta il caos con una razionalità tipica dell’infanzia, che spesso le permette di risolvere paradossi o superare ostacoli insormontabili per gli adulti.

Personaggi iconici e le loro interpretazioni

Le regine bianca e rossa: simboli di autorità e potere

Le due regine, Bianca e Rossa, rappresentano opposti complementari e simboli di autorità e potere. La Regina Rossa è un simbolo di potere rigido e inflessibile, che governa con una severità e una fredda razionalità. Al contrario, la Regina Bianca appare come una figura più docile e distratta, quasi comicamente incapace di esercitare autorità con efficacia. Insieme, le due regine rappresentano una dicotomia del potere: la forza autoritaria contro la fragilità, il controllo contro la disorganizzazione. Questi due personaggi incarnano i due poli estremi di leadership, mostrando come l’autorità possa essere sia soffocante che inefficace.

Tweedledum e Tweedledee: il dualismo e la specularità

I gemelli Tweedledum e Tweedledee incarnano il concetto di dualismo e specularità. I due personaggi sono quasi identici nell’aspetto e nelle azioni, ma rappresentano anche un dualismo di opposti. Il loro litigio perpetuo e il loro comportamento simmetrico sottolineano la natura speculare del mondo oltre lo specchio, dove ogni elemento ha un suo riflesso. Questo dualismo è centrale nell’opera di Carroll, poiché riflette l’idea che in un mondo specchiato anche i conflitti e i contrasti siano semplicemente riflessi di una stessa sostanza.

Humpty Dumpty: il significato dei suoi giochi di parole

Humpty Dumpty è uno dei personaggi più affascinanti di Attraverso lo specchio, noto per il suo uso giocoso e arbitrario del linguaggio. Nel famoso dialogo con Alice, Humpty Dumpty insiste sul fatto che le parole possono significare ciò che lui desidera, capovolgendo le convenzioni linguistiche. Questo riflette un tema centrale nel romanzo: il linguaggio non è un sistema fisso, ma può essere manipolato e reinterpretato. Attraverso Humpty Dumpty, Carroll analizza la fragilità del linguaggio come strumento di comunicazione e la sua suscettibilità alle interpretazioni soggettive, ponendo una riflessione filosofica sulla relazione tra significato e significante.

Il Cavaliere Bianco: il simbolo dell’idealismo e della goffaggine

Il Cavaliere Bianco rappresenta una figura archetipica del cavaliere errante, ma con un tocco di goffaggine e idealismo. Questo personaggio è una caricatura dei cavalieri romantici, i quali, pur essendo animati da nobili intenti, spesso falliscono nelle loro missioni a causa di ostacoli banali. Il Cavaliere Bianco è un sognatore, pieno di invenzioni improbabili e di idee irrealizzabili, che simboleggia la figura dell’idealista la cui visione del mondo non si allinea con la realtà. Attraverso di lui, Carroll sottolinea la tensione tra aspirazioni elevate e la capacità pratica di realizzarle, rendendo il Cavaliere un personaggio profondamente umano e toccante nella sua goffaggine.

Conclusione

Attraverso lo specchio offre una vasta gamma di interpretazioni, spaziando dal simbolismo del viaggio astrale alla critica sociale della società vittoriana, fino all’indagine di temi filosofici come il relativismo e la natura della verità. Attraverso personaggi iconici e situazioni paradossali, Carroll costruisce un mondo capovolto che, pur sembrando assurdo, invita il lettore a riflettere su questioni profonde come il linguaggio, l’autorità e la logica.

La complessità del testo risiede nella sua capacità di parlare a lettori diversi su livelli differenti: i bambini possono divertirsi con i giochi di parole e le stravaganze dei personaggi, mentre gli adulti possono cogliere i sottotesti filosofici e le riflessioni sociali nascoste sotto la superficie.

Consiglio vivamente la lettura di Attraverso lo specchio, non solo per il suo valore letterario intrinseco, ma anche per la sua capacità di stimolare la mente e l’immaginazione. È un testo che sorprende a ogni rilettura, rivelando nuove sfumature e significati a seconda della prospettiva del lettore. Un classico che merita di essere scoperto e riscoperto.

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