Alimenti bio alla prova: bocciati broccoli e cetrioli

da Italia dall’Estero

Articolo di Economia salute e ambiente, pubblicato martedì 8 settembre 2009 in Germania.
[Frankfurter Rundschau]

Stoccarda – La gran parte degli alimenti da agricoltura biologica porta a pieno titolo il bollino Bio. Lo dice il rapporto per il 2008 dell’organizzazione Ökomonitoring, del Baden-Württemberg, presentato a Stoccarda dal Ministro regionale per l’Agricoltura Peter Hauk della CDU.

Dei 557 prodotti alimentari biologici di origine vegetale analizzati, il 95% ha raggiunto dei buoni voti. Alcuni prodotti si sono pero’ rivelati alquanto problematici: ad esempio i broccoli dal Sud Italia e i cetrioli dalla Spagna non hanno superato i test.

“Ökomonitoring”, primo e unico programma di monitoraggio a livello nazionale, esiste dal 2002 e integra i controlli statali nelle aziende biologiche. Vengono anche considerati gli alimenti biologici provenienti dall’estero.

L’anno passato sono stati analizzati un totale di 800 campioni per scovare eventuali residui di antiparassitari, fungicidi e altre sostanze.

I ricercatori hanno potuto rilevare un trend positivo verso minori residui per quanto riguarda patate, mele e pere. Per questi prodotti, il numero delle contestazioni e’ calato. Anche gli agrumi hanno raggiunto voti migliori degli anni passati, ma 4 dei 53 prodotti portavano il bollino bio illegittimamente.

Per quanto riguarda i broccoli, 6 dei 18 campioni sono stati considerati “in fallo” per tracce eccessive dell’erbicida Fluazifop. Il prodotto contaminato proveniva in larga parte da un’unica regione italiana. Per quanto riguarda il cetriolo, prodotto da Spagna, Marocco e Italia, si e’ distinto negativamente per elevati residui di fungicidi con 6 contestazioni su 26 campioni.

Hauk ha definito comunque “limitata” la quota di circa il 5 percento di contestazioni sull’ortofrutta. L’anno passato era stato il 7,5% dei prodotti analizzati a non passare il test.

Dall’introduzione di Ökomonitoring, la quota di contestazioni e’ oscillata tra il 3,6% e l’8,4%. “Pecore nere” ci saranno sempre, ha detto Hauk. Ma in linea di principio i consumatori possono fidarsi dell’agricoltura biologica.

[Articolo originale “Broccoli und Gurken fallen durch”]

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