Anonymous va anche contro Trump: dopo il video che i cyberattivisti hanno diffuso online, per far capire la loro opinione riguardo il caso Floyd, ora spunta anche un documento, che collegherebbe il Presidente americano a Epstein, l’imprenditore americano accusato di traffico di minori e morto in circostanze ancora non chiare, nell’agosto del 2019.
Anonymous contro Trump: cos’è successo
Anonymous non si ferma: il gruppo ha diffuso sul web prima un video in cui dichiarava che la polizia di Minneapolis è solita usare una violenza inaudita e inappropriata, tipica di un sistema corrotto, che deve essere eliminato, e poi ora fa spuntare un documento che accusa il Presidente americano Donald Trump. Come si vede nel nuovo video, a quanto pare il foglio dimostrerebbe che Trump è sempre stato in contatto con Epstein, l’imprenditore americano che era stato accusato e processato per traffico internazionale di minori e morto in carcere, anche se ancora non si chiarisce il motivo. Il tutto è avvenuto nello scorso agosto, nel 2019, eppure Anonymous mostra un documento che dimostrerebbe il legame tra Trump ed Epstein. Ovviamente non si può dimostrare l’ufficialità della documentazione, anche se ormai il web si è scatenato.
Anonymous e gli attacchi
Anonymous continua i suoi attacchi contro la polizia di Minneapolis, tanto che non solo ne ha anche oscurato il sito, rendendolo impossibile da utilizzare, ma ha anche invaso la radio della polizia, in cui venivano comunicati i crimini. L’unica cosa che si sente nella trasmittente è ormai una canzoncina che ripete “Fuck the police”. Nell’ultimo video inoltre il gruppo ha ripetuto come solo nell’ultimo anno, siano state uccise a Minneapolis dai poliziotti ben 193 persone. Quello di Floyd è quindi solo uno dei gravissimi casi di uccisioni che ci sono stati, da parte degli agenti. Insomma, se prima le proteste sono nate tra le strade americane, ora ce n’è una molta più ampia, che invade anche il web.