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Racconto pubblicato postumo. Traduzione in italiano a cura di Matteo Pinna.
Batteri e virus in questi ultimi anni hanno modificato le nostre abitudini e cambiato le nostre vite. Non sappiamo se Mark Twain potesse immaginarlo. Sappiamo che negli anni in cui scrisse questo racconto (1905), una pandemia di peste colpì tutti i continenti partendo nel 1855 dalla Cina. Tra i personaggi del racconto vi è anche un batterio della peste.
Mark Twain
Mark Twain è forse il primo grande scrittore statunitense. Aforista, scrittore ed umorista è conosciuto soprattutto per le sue opere Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn. Noi abbiamo recensito Lettere dalla Terra e Il diario di Adamo ed Eva, due opere satiriche che cercano di evidenziare contraddizioni e credenze e superstizioni irrazionali del pensiero e della tradizione religiosa.
3000 anni tra i microbi
Questo racconto di Mark Twain è di genere fantastico con forti elementi umoristici e satirici.
Protagonista del racconto è Huck, un essere umano che viene trasformato per sbaglio da un mago in un microbo del colera. Vive nel corpo di un barbone di nome Blitzowski. Tra i microbi ci sono innumerevoli nazioni e lingue. Per i microbi il corpo di Blitzowski è un mondo, l’unico esistente, meraviglioso. Tra i microbi vi sono delle caste e dei regnanti e gli stessi microbi hanno a loro volto dei loro microbi infinitamente più piccoli di loro.
Questa premessa permette a Mark Twain di criticare e ironizzare sulla società umana. Lo fa indirettamente, con gli occhi di un batterio che usa un ragionamento umano ed osserva l’organizzazione sociale dei microbi, molto simile a quella degli umani. I batteri fanno la guerra tra loro per il dominio, hanno delle caste che danno più potere ai virus più letali mentre sottomettono e si nutrono dei batteri più innocui, quelli benigni.
Temi di “3000 anni tra i microbi”
Una delle frasi ricorrenti nel racconto è “Vi è sempre qualcuno da guardare dall’alto in basso”. Succede tra gli uomini ma succede anche tra i microbi. E nelle riflessioni di Huck, il nostro protagonista microbo, spunta il dubbio che anche l’uomo sia un microbo di un sistema vivente più grande che non possiamo immaginare e vedere.
Il potere, il dominio sugli altri è un altro tema del racconto di Twain. Nella narrazione della storia delle nazioni dei microbi vi è una storia simile a quella degli umani in cui. Una storia di potere e dominio in cui poche famiglie assumono il potere di regnare, fanno la guerra mandando i soldati a perdere la vita al fronte, e conquistano sempre più potere.
Stile di scrittura di Mark Twain
La scrittura di Mark Twain è di facile lettura. Ha un carattere umoristico, qualche volta pungente. In alcune parti diventa un dialogo filosofico tra due personaggi. Lo scopo è quello di smontare pezzo per pezzo credenze religiose. Nel nostro racconto il dialogo di un paio di pagine è sulla natura delle creature viventi a cui è permesso accedere al Paradiso.
Spesso l’autore utilizza giochi di parole per dare nomi a personaggi, regni, cita se stesso. Gioca anche con la memoria del protagonista microbo che dice di dimenticare nozioni e ricordi del suo passato da essere umano.
… quando la Rivoluzione americana trovò il suo felice esito e Sir John Franklin e suo fratello Benjamin indissero la Dieta di Worms per stabilire il nuovo Anno I e ribattezzare i mesi coi nomi di Germinale e Fruttidoro ed altre scempiaggini.
Mark Twain
Contesto storico
Il racconto è stato scritto nei primi anni del 1900. Sono stati anni di diffusione di una pandemia di peste e sono gli anni che precedono l’influenza spagnola che però Mark Twain non vedrà. Sono anni in cui le democrazie non sono sviluppate nel modo in cui le conosciamo oggi, molti diritti sono ancora negati, di forte diffusione dei movimenti socialisti e di dura repressione dei governi.
Nel XIX secolo vi furono 5 pandemie di colera che si diffusero in tutto il pianeta con i trasporti commerciali. Le conoscenze sul mondo dei microrganismi diventano sempre maggiori ed accurate. Al nostro autore deve aver dato la possibilità di analizzare e criticare l’organizzazione sociale degli uomini utilizzando satira ed ironia. L’autore è molto esplicito nel sottolineare che umani e microrganismi si somigliano tanto.
Questo racconto è di facile lettura. Si legge in un viaggio in treno senza ritardi da parte di Trenitalia. La storia è molto coinvolgente e riesce a catturare l’attenzione del lettore. All’inizio ci si chiede se il protagonista riuscirà a tornare essere umano, ma la narrazione prende un’altra strada. Nel racconto entrano man mano un paio di personaggi che sembrano avere delle conoscenze umane e che per quelle conoscenze hanno ottenuto titoli nobiliari. Ma l’autore non lo dice esplicitamente, per cui non si capisce se quei personaggi sono diventati nobili per la loro natura parassitaria di virus o per la loro precedente esistenza umana. O per entrambe le ragioni, che sono la stessa ragione.
I temi e la narrazione sono sicuramente più divertenti e meno noiosi di quelli strettamente religiosi di altre sue opere. Si tratta di un ottimo libro per chi ama la satira, l’umorismo, la letteratura sociale. Non ha particolari difficoltà di lettura e per questo è adatto a tutti. Lo consiglio a tutti coloro che conoscono Mark Twain per i suoi aforismi ma non hanno ancora letto nessuna sua opera.