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Commando Culotte: Scorribande di genere nell’intimo della cultura pop
Trama di Commando CULOTTE
Commando Culotte, o come scardinare a fumetti il sessismo del cinema e delle serie tv. Grazie al tratto irriverente e all’ironia spiazzante di Mirion Malle, rilassarsi davanti a una commedia romantica o fare un’abbuffata di episodi di “Game of Thrones” può rivelarsi un’occasione inattesa per mettere al tappeto i luoghi comuni che infestano i nostri schermi e plasmano le nostre vite. Come sono rappresentate le donne nelle superproduzioni americane? Di che cosa parliamo quando parliamo di cultura dello stupro? Chi vince tra Barbie e He-Man? Capitolo dopo capitolo, questo commando scrive una nuova, originale pagina di femminismo contemporaneo con armi semplici ma sfavillanti: solidarietà femminile, inclusività e uno sguardo libero che non teme di essere sfrontato.
Autore di Commando CULOTTE
Mirion Malle (1992) è una fumettista e illustratrice francese. Si è specializzata in sociologia e studi femministi a Montréal, dove oggi vive e lavora. Con il blog Commando Culotte ha reso disponibile a un vasto pubblico le sue implacabili analisi dei pregiudizi e delle discriminazioni di genere nella cultura pop. Finalista al Prix Jeunesse del festival del fumetto di Angoulême 2020, ama i dialoghi ben scritti, gli anni 2005-2009 e la tristezza.
Accurata analisi dei media attraverso il genere
Commando Culotte è un fumetto molto curato nei dettagli, gli argomenti sono ben studiati e documentati, per questo richiede tempo per analizzarli. Nonostante i temi seri, l’autore li espone in maniera ironica alleggerendo di molto la lettura. Viene fatta un’accurata analisi dei film e delle serie TV, cioè mostrando le norme dannose della società trasmesse nei media in una forma facilmente comprensibile al lettore. I termini complicati vengono spiegati senza utilizzare frasi di difficile comprensione. L’analisi di film e altri media televisivi viene fatta attraverso la chiave del genere, perché è un concetto che non deve essere ignorato nella nostra società. La rappresentanza delle donne e delle minoranze viene presa in considerazione dall’autore e messa in primo piano.
Cosa non mi è piaciuto?
Secondo l’autore, una serie TV che non ha il 50% di persone non bianche è discriminante nella nostra epoca, cioè indipendentemente dal tema o dal soggetto della serie. Condivido il suo pensiero che afferma che le donne e i non bianchi sono poco (o male) rappresentati dalla TV e bisogna cambiare questo fatto, ma dire che non va bene se non c’è una parità perfetta in qualsiasi film e serie lo trovo esagerato. Per quanto riguarda i disegni del fumetto: sono buffi, carini e divertenti, sono adatti al contesto.
A chi lo consiglio?
Questo fumetto lo consiglio a chi vuole leggere un’opera divertente di denuncia, poiché mostra le discriminazioni di genere sui film e le serie TV in maniera ironica ma senza rendere pesante il discorso. Un modo originale per spiegare concetti importanti tramite vignette.