Esiste una emergenza sanitaria, che non sta ai non addetti ai lavori valutare. Il Ministro della salute e in sua vece il Primo ministro hanno l’obbligo istituzionale e morale di dare le informazioni necessarie e perché tutti si facciano un chiaro quadro della situazione, senza, ovviamente peccare di eccessi di sovrastima o sottostima del problema.
Questo a giudicare da quanto avviene in giro non è stato proprio fatto in modo eccellente, perché certamente è stato sottostimato il noto grado di allarmismo in cui siamo soliti crollare.
Qualcuno ha provato a paragonare il caso “coronavirus” al colera (e Feltri non ha perso occasione di aprire il forno per l’ennesima pizza avvelenata: beati i napoletani che ebbero il colera … , alla febbre suina , ma qualsiasi paragone ovviamente non poteva reggere e non può reggere. Il risultato più immediato è stato ovviamente l’assalto ai generi alimentari (chi come me è un po avanti con gli anni, può ricordare quando nel caso “Sigonella” in tanti, ricordando la borsa nera della seconda guerra mondiale, fecero scorte in caso di verificarsi di evento bellico) : scatolame e non solo, ho visto con i miei occhi gente fare scorte di latte di capra perché il latte a lunga conservazione era scaduto, assalto all’acquisto di amuchina (ai tempi del colera facilmente reperibile sul mercato), di gel igienizzante (negozi che han messo in vendita le ultime scorte del formato tascabile, 80ml, da pochi centesimi ad anche 8/10 €) di mascherine (e virali sono le foto oggi di un uomo che gira in un supermercato a Lucca con la maschera antigas e i guanti in lattice).
Ma oltre questo ci sono anche i danni collaterali, quelli che, chi di dovere, avrebbe dovuto esaminare ex ante le dichiarazioni ufficiali di epidemia.
Chi lavora nel settore amministrativo – contabile mastica di budget previsionali ed in particolare nel settore turistico – ricettivo, che si redige non solo sullo storico e sull’anno precedente, ma anche sulle prenotazioni ricevute,(per esser chiari chi lavora negli alberghi veneziani in sede previsionale aveva le prenotazioni per il carnevale 2020 giunte certamente nel 2019 e non nei giorni precedenti all’evento) che ovviamente hanno subito un calo dovuto a cancellazioni, e badate bene, cancellazioni non mancate nuove prenotazioni (che pure mancano nei consuntivi di febbraio). Questo porterà a rivedere e tagliare i costi fissi, cosa che si tradurrà nel taglio dei dipendenti in prova, a chiamata, interinali, o riduzione di orari ove possibile, perché utenze , servizi, canoni di assistenza e manutenzione, non sono di certo tagliabili .
Altro effetto collaterale sarà l’appesantimento dello stato patrimoniale passivo (leggi debiti) perché in base alla normativa la merce deperibile deve essere pagata entro 30gg, la non deperibile a 60gg, quindi significa che con gli introiti di febbraio si pagheranno le fatture di acquisto di gennaio e dicembre , con una reale, concreta e pesante mancanza di introiti .
Per i privati slitta il pagamento delle rate dei mutui, ma poi a fine emergenza? le rate saranno postecipate ed accodate senza interessi dopo l’ultima prevista o si dovranno pagare interessi moratori?
Per le aziende c’è lo stop al pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali dei dipendenti , ma a fine crisi come procederà il pagamento ? sommando al dovuto sospeso quello attuale? (e mica gli albergatori veneziani riavranno il proprio carnevale a giugno eh … a differenza dei viareggini che han vissuto il proprio evento a pieno rregime ricevendo anche la visita di sua maestà Salvini).
Direte : si lavorerà con i fidi bancari e gli interessi passivi chi li paga?
Ed il turismo disdetto chi lo riestituisce?
MA SOPRATTUTTO , caro ministro del lavoro, Zingaretti , Di Maio e compagnia avete chiaro che alla fine ci rimetteranno per primi sono ancora una volta i LAVORATORI?
Qual è il vostro vaccino per la crisi economica che c’è? E non dite in tv che non c’è crisi perché i supermercati sono vuoti e la gente spende per comprare cibo , perchè sono anziano e stavolta vengo a sputarvi
E CHEST’E’…..per ora
[…] CORONAVIRUS effetti collaterali […]
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