La parola “pandemia” circolava da giorni sui titoli di diversi siti e giornali, e proprio nelle ultime ore, l’Oms, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, ha ufficialmente dichiarato che si tratta di una pandemia. Si precisa però che, come dichiarano gli esperti, la parola non deve né spaventare in modo irragionevole, né far pensare che tutto sia perduto. Al contrario, tutti i Paesi devono invertire la tendenza della pandemia, combattendo contro il virus.
La parola “pandemia”
È una parola che non si usava in modo ufficiale dal 1968, quando il cosiddetto “virus A”, del sottotipo H3N2 aveva colpito tutto il mondo. Si tratta del termine “pandemia”, ora causata dal Coronavirus, che ha intaccato in modo totale ben 114 paesi del mondo. Di questi, ce ne sono 57 che hanno solo pochissimi casi, circa decine, mentre ne rimangono altri 81 che non hanno alcun caso di Covid-19. Come ha dichiarato l’Oms, cioè l’Organizzazione Mondale per la Sanità, ora è ufficiale: il Coronavirus ha colpito tutto il mondo. Tale parola però, sottolineano gli esperti, non deve far deprimere oppure far pensare che ormai non ci sia più nulla da fare. Al contrario, si deve lottare, e lo devono fare tutti gli Stati.
Cosa fare
Il problema Coronavirus rimane un’emergenza, ma si deve continuare la lotta e anche in modo ferreo. Le nazioni più colpite ora rimangono Corea del Sud e Italia. La situazione nella penisola rimane grave, e l’unico modo per attenuarla è continuare a restare a casa, seguire le disposizioni del governo e soprattutto continuare a combattere.