Il Coronavirus ha letteralmente messo in ginocchio l’Italia, ma soprattutto la sanità italiana. Il problema maggiore infatti consiste nel sovraffollamento degli ospedali, che hanno sempre pochi posti letto disponibili già nei giorni in cui sono assenti emergenze, figurarsi con una pandemia. Tutto ciò non è stato causato dai soli tagli effettuati quest’anno o l’anno scorso, bensì si tratta di ben 4 decenni di tagli continui, come avrebbero dimostrato alcuni studi statistici.
I tagli degli ultimi anni
In media ogni italiano, secondo le stime riportate da calcoli statistici effettuati da esperti, avrebbe speso in questi ultimi due anni una media di 2300 euro a persona e oltre, per la sanità. La spesa però a quanto pare è andata a finire in altre categorie ed è stata utilizzata per altro, altrimenti non si spiegherebbe la pessima condizione in cui vertono alcuni ospedali, soprattutto quelli del Sud, che mancano di macchinari, ma necessitano anche di ristrutturazioni. Con tutti i tagli che lo Stato ha tolto alla sanità pubblica, forse è il caso di dire che non è solo colpa del Coronavirus se gli ospedali ora si trovano in difficoltà.
Altri numeri
Nel 2018 l’Italia avrebbe speso il 6,5% del PIL per il sistema sanitario, spese che però sono state poi ancora ridotte, e non solo. Il taglio maggiore di tutte le spese che dovevano riguardare la sistemazione della sanità, è avvenuto tra il 2010 ed il 2015, anni in cui sono stati tagliati circa ben 25 miliardi di euro. A quanto pare, negli ultimi anni i Governi italiani che si sono succeduti, hanno ritenuto che ci fossero spese più importanti da fare, rispetto a quella della sanità. Ora però tutta Italia sta pagando questi tagli folli che ci sono stati nel passato.