È vero: il lato migliore di me lo do con articoli e saggi brevi. È vero: le mie cose migliori le trovate nei 212 papers che ho messo su academia.edu oppure come collaboratore di blog culturali, riviste letterarie, testate giornalistiche online, case editrici. Però ci tengo molto a questo ebook gratuito, perché ci sono cose e problemi che mi toccano da vicino: le mie noie, la mia solitudine, il mio disagio esistenziale, i miei pensieri sulla vita, sulla poesia, sul mondo, cercando di evitare il maggior numero di filtri. Ci ho “lavorato” su per almeno tre settimane a raccogliere e selezionare materiale già scritto e a scrivere cose inedite. Voi potreste dire: “ti stai semplicemente autopromuovendo”. Può darsi, ma lo faccio senza farvi spendere un centesimo di euro, se leggerete le righe successive. Infatti io metto a disposizione il mio ebook gratuitamente. Perché perdere tempo a leggere il mio ebook comunque? Datemi un poco di fiducia, non potete giudicare senza averlo letto, e poi in fondo non vi costa niente! Oh certo è un ebook autopubblicato! È vero: pubblicare un libro cartaceo dà maggior legittimazione culturale e maggior prestigio sociale. Ma spesso è solo apparente: c’è tanta, troppa editoria a pagamento senza qualità. Qualcuno potrebbe obiettare: ci sono anche piccole case editrici non a pagamento. Risposta: sono rare, bisogna perdere tempo e soldi per presentare il libro, partecipare a concorsi letterari. Inoltre le piccole case editrici non a pagamento danno solo 3 copie in omaggio e bisognerebbe acquistarne una cinquantina per spedirle a critici, conoscenti, amici, letterati. Io questi soldi non li posso spendere! Infine con l’ebook gratuito si aggirano tutti questi ostacoli. Lo so: la pubblicazione cartacea, anche a pagamento, fa curriculum, ma io non posso permettermi economicamente di fare una carriera artistica. Un’altra cosa a riguardo: questo mio ebook sarebbe di diffilissima collocazione editoriale, essendo una commistione di generi, insomma una miscellanea. È vero: alcuni racconti sono volutamente brevissimi e disadorni, alcuni addirittura antiletterari. È vero: le mie poesie sono versi liberi e sono troppo chiare, troppo comprensibili, molte forse antiletterarie. D’altronde quando scrivevo versi pensavo sempre che fossero comprensibili per mio padre perito e mia madre con la terza avviamento, che non leggono poesia contemporanea e non sono lettori forti. Quando venivo pubblicato su qualche che rivista o su qualche literary blog la migliore cosa era quando mio padre mi diceva: “mi sono piaciute perché le ho capite subito. Sono prive di intellettualismi”. Insomma forse questo ebook non è il meglio di me, ma mi rappresenta quasi totalmente. Se volete conoscermi meglio, potete leggerlo gratuitamente senza alcun bisogno di iscrizione qui: