La considerazione delle persone spesso è solo un idea, che non ha fondamento basato su niente, ma che cerca conferme in compenso affinché un idea preconcetta possa ottenere un avvallo.
Questo è il razzismo, e tale è anche lo specismo. Il valore storico che è stato attribuito all’Europa non è quello che è stato attribuito alla culla dell’umanità, l’Africa.
E questo la dice abbastanza lunga sulle concezioni razziali introiettate anche a livello di macro stati, e culturalmente diffuse da tali stati, dove l’Africa civilizzatrice che ancora oggi presenta delle civiltà Matriarcali in alcuni luoghi, è stata percepita come poco rilevante proprio in termini storici.
Questo tipo di approccio della cultura europea ha permeato anche l’Africa, portando le persone nate in questo continente a percepirsi come il modello e la cultura europea le delinea, un processo di idee anche questo, aberrante e violento perché cambiare la mentalità delle persone è una forma di violenza.
L’occidente si è premurato di dire alle persone chi loro fossero, di andare a sostituirsi attraverso colonialismi e violenze legate alla propria costruzione sociale, alle religioni, alla vita nella sua interezza, del continente africano.
Il colonialismo ne ha compiuti di danni, ma lo stesso colonialismo è intrinsecamente legato a specismo e razzismo, e questi nascevano con gli aderenti al gruppo linguistico indoeuropeo, ma noi tutte e tutti come specie nasciamo in Africa, questa è una verità, la costruzione di una cultura che ingloba idee come quelle razziste è invece solo una costruzione anche se diffusa.