Evelyn J. Carr ci regala una storia familiare in cui trionfa un amore profondo nonostante le avversità

Evelyn J. Carr

È una storia familiare molto commovente quella che Evelyn J. Carr racconta nel suo libro “Prendendo un tè”. Quello delle saghe familiari è un genere letterario che si concentra sulla vita e sulle azioni di una famiglia, seguendone le vicissitudini di generazione in generazione e raccontando il modo in cui i suoi membri sono legati gli uni agli altri da scelte, tradizioni e destini personali. Evelyn J. Carr ha voluto narrare due storie parallele di due donne coraggiose, Maria Giulia e Lilyana, che si intrecciano nel momento in cui i loro figli decidono di sposarsi.

Le protagoniste diventano vicine di casa negli anni Sessanta, quando con le loro famiglie si trasferiscono da Milano nella tranquilla Brianza. Nel momento in cui decidono di approfondire la loro conoscenza in vista del matrimonio dei loro figli, emergono ricordi dolorosi dal passato. Entrambe le donne hanno vissuto infatti gli anni delle leggi razziali e della seconda guerra mondiale con fatica e coraggio perché sia Maria Giulia che Lilyana avevano sposato due uomini di origine ebraica.

“Era un periodo strano e bisognava imparare ad adattarsi. Per via delle sanzioni iniziò la penuria di materie prime, e la conseguente requisizione di tutte le cancellate in ferro. Entrarono in vigore anche le tessere annonarie e i primi prodotti a essere razionati furono lo zucchero e il caffè. Sempre di più si iniziava a percepire che anche l’Italia si preparava per la guerra e che Hitler e Mussolini rafforzavano ogni giorno la loro intesa, fino a considerare come nazioni nemiche sia la Francia che la Gran Bretagna. Infatti in giugno l’Italia entrò in guerra” scrive Evelyn J. Carr nel suo libro.

“Prendendo un tè” ci offre uno sguardo intimo nella vita quotidiana di due famiglie dell’alta borghesia milanese durante quel periodo storico, evidenziando i sacrifici e la rinuncia ad una vita agiata per garantire la sicurezza dei propri figli. Quest’opera è il risultato di un meticoloso lavoro di documentazione svolto dall’autrice che ha attinto anche ai ricordi delle persone che hanno vissuto quelle esperienze.

L’ispirazione per questa narrazione è scaturita infatti dall’osservazione di vecchie foto, dalla lettura di lettere e appunti e dal ricordo di racconti tramandati all’interno delle famiglie. Il libro è arricchito anche da numerose foto che ritraggono i protagonisti delle vicende narrate, a partire dalle due madri Maria Giulia e Lilyana con i loro bambini.


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