La Fiat Chrysler ha richiesto un prestito allo Stato Italiano, ma a quanto pare numerosi vertici politici si sono scontrati perché non tutti sono d’accordo per la cessione di questo aiuto economico. Uno dei motivi che frenano in questa decisione è il fatto che l’azienda non ha più sede ufficiale in Italia.
Il problema della Fiat Chrysler
La Fiat Chrysler ha richiesto un aiuto economico all’Italia e le risposte di chi è favorevole a concederlo si sono fortemente scontrate con chi invece si è dichiarato assolutamente contrario. Da una parte c’è Matteo Renzi, che con il suo partito “Italia Viva” si è schierato contro Giuseppe Conte e anche contro numerosi sostenitori del “no”. Renzi è infatti convinto che possa essere una buona idea concedere il prestito all’azienda, ma la risposta contraria sostenuta dal Premier e anche da numerosi altri, a quanto pare è sostenuta soprattutto dal fatto che la Fiat Chrysler non ha più sede ufficiale in Italia.
I giornali
Lo scontro è molto visibile anche sui quotidiani, che pubblicano degli articoli favorevoli al prestito. In questo caso si parla soprattutto del giornale “La Stampa” e del quotidiano “La Repubblica”, che possiedono dei collegamenti economici con la Fiat Chrysler, e per questo motivo mirano a difendere l’idea del prestito. Il problema maggiore però riguarda il fatto che ancora non si è trovato un accordo e il dibattito sta coinvolgendo tutti i politici. Per ora sembrerebbero essere maggiori coloro che si sono schierati per il “no”, anche se non sono pochi coloro che patteggiano per il “sì”. Si attendono ulteriori aggiornamenti per sapere la risposta.