Genitori e figli al centro del romanzo di Carlo Colasanti

Genitori e figli


C’è un destino già prestabilito per ognuno di noi o possiamo esserne noi gli artefici? É una delle domande alle quali vuole rispondere Carlo Colasanti con il suo libro “Il quaderno nascosto”. Al centro del racconto c’è il tema dei figli con un intreccio di vite desiderate o rinnegate ma sempre molto intense.

Il romanzo prende le mosse dal ritrovamento di un neonato all’interno di un cassonetto della spazzatura in un notte di luglio. Pina, una signora che ama molto i gatti e che accudisce quelli randagi, è attratta da un lamento e corre a controllare temendo che una delle sue bestiole sia rimasta intrappolata. Invece, con l’aiuto del suo vicino Egidio, riesce a liberare il bambino che era stato abbandonato e decide di tenerlo con sé. “Quello che l’aveva letteralmente rapita era stata l’espressione determinata del neonato quando lo aveva tirato fuori dal bidone. Arturo a muso duro nella vita, le era sgorgato dal cuore senza filtri.

I primi giorni furono i più difficili, perché Pina era terrorizzata. Temeva che qualcuno lo reclamasse, che gli succedesse qualcosa, che la scoprissero. Così rimase barricata in casa, salvo uscire per dare da mangiare ai gatti o per fare acquisti.

Due settimane dopo aveva incontrato Egidio, aveva cercato di evitarlo e quando lui aveva chiesto notizie di quella sera, lei aveva risposto alla domanda con un mugugno incomprensibile, tanto da far desistere il suo interlocutore” scrive Carlo Colasanti nelle pagine del suo libro.

Accanto ad Arturo, altri bambini popolano il racconto. Mentre il neonato salvato da Pina ha solo la madre, Serena viene al mondo dopo essere stata tanto desiderata ma è contesa da due padri. L’arrivo di Sofia e Francesco, invece, segna l’irreversibilità della crisi di coppia dei loro rispettivi genitori.

Carlo Colasanti costruisce una sorta di romanzo corale che vuole scavare in profondità la relazione tra chi dà la vita e chi la riceve. “Il quaderno nascosto” ha una trama dal ritmo serrato grazie all’abilità dell’autore di creare situazioni assolutamente imprevedibili. Alla fine il cerchio si stringe intorno ai personaggi, mettendoli a nudo di fronte al ruolo più scomodo, quello di genitori.

L’autore, nato a Roma nel 1968, si è avvicinato gradualmente alla scrittura e il suo primo libro è del 2008. Il suo romanzo “Il quaderno nascosto” è stato scelto dall’associazione culturale Leggere Conviene per promuovere la lettura sul territorio.


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