Il leader libico Gheddafi sostiene che il suo paese potrebbe essere pronto a nazionalizzare le compagnie petrolifere straniere operanti in Libia. Secondo Gheddafi il prezzo del petrolio sarebbe ancora troppo basso ed una nazionalizzazione delle compagnie sarebbe un loro diritto per sfruttare le risorse energetiche del loro paese. Niente di più giusto. Le grandi compagnie petrolifere spesso si comportano come avvoltoi nei confronti dei paesi africani ed arabi che possiedono petrolio. Infatti non fanno sapere quanto pagano ai governi per il diritto di estrazione del petrolio confermando le teorie secondo cui corromperebbero politici per avere le autorizzazioni che servono. Così a rimetterci sono sempre i cittadini che non vedono entrare nelle casse dello stato le tasse che queste grandi multinazionali straniere devono per lo sfruttamento di risorse energetiche che appartengono, senza dubbio, a quei popoli.
Se un provvedimento come quello suggerito da Gheddafi fosse attuato da tutti i maggiori paesi produttori di petrolio, di conseguenza, non ci sarebbero più le lobby del petrolio che hanno interesse che si faccia largo uso di combustibili piuttosto che di fonti di energia alternative e rinnovabili. Le lobby verrebbero ridimensionate ed una sana ricerca potrebbe portarci a diminuire progressivamente l’uso di petrolio.
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