Girls will be girls di Emer O’toole

Perché a nessuna persona con il pene è concesso di indossare una gonna, a meno che sia scozzese e ci sia un matrimonio?

Luci, motore, azione! Questo saggio illuminante e dissacrante riscrive copioni, interroga il genere, l’educazione, i ruoli familiari che ci vengono imposti. Indaga i simboli che i nostri corpi rappresentano nella società e scardina i pregiudizi di genere.

L’autrice, fin dal titolo, rivendica la volontà di essere semplicemente girls, trans o ciò che si vuole, insomma se stess*.

bell hooks in Feminism is for Everybody spiega come per unire le forze per combattere l’uguaglianza le donne debbano prima affrontare il sessismo interiorizzato.

Attraverso il racconto di alcuni aneddoti autobiografici, l’autrice ci parla di corpi, peli, autodeterminazione passando attraverso tutta una serie di tematiche sempre tenendo il focus sui rigidi stereotipi femminili imposti dalla società in cui abitiamo.

“Boys will be boys

but girls will be women”

Dua Lipa

Il celebre brano di Dua Lipa che porta lo stesso titolo di questo libro prezioso, sottolinea bene come il sottofondo delle nostre vite sembri animato dalla violenza di genere giustificata da una sibillina frase “ma son ragazzi”, come un inevitabile e immutabile dato di realtà che riecheggia nella arcinota frase diventata slogan not all man, della serie, non tutti gli uomini fanno cose brutte. Chi ignora questi aspetti si giustifica con frasi simili, come sappiamo, è parte del problema.

Potenziale rivoluzionario o sull’essere persone, semplicemente

Emer O’Toole, professoressa di origini irlandesi, giornalista e blogger punto di riferimento del femminismo, a partire dal suo percorso autobiografico mostra il potenziale rivoluzionario dell’interpretazione del genere: parla di travestimenti al ballo, mettendo in crisi gli schemi a cui siamo abituat* facendoci prospettare nuove possibilità di genere e affermando un pensiero tanto commovente quanto meraviglioso: non siamo prima di tutto uomini e donne, ma persone!

Ero una ragazza che ballava. Ero una ragazza vestita da uomo che ballava come una ragazza. Stavo recitando consapevolmente su così tanti piani in contrasto e in conflitto tra loro che né io, né gli altri sapevamo dove cominciava e dove finiva la finzione. È stato fichissimo.

emer o’toole

Interpretare ruoli in modo diverso è potente poiché ci rende consapevoli di quanto le nostre opinioni confliggano con i sentimenti.

La vita è scenografia

La scenografia su cui si muove questa presa di coscienza è la vita, una realtà frammentata messa in scena attraverso copioni e ruoli da interpretare, ma o’toole si ribella a quell’applauso e al compiacere il proprio pubblico, affermando che finalmente se stessa uscendo allo scoperto sarà la nuova via svelata.

Questo libro è stato pubblicato in lingua originale a Londra nel 2015.

Edizione inglese

Le plurali editrice

Le plurali è una casa editrice indipendente, inclusiva e curiosa.

Leplurali pubblica libri di saggistica e narrativa esclusivamente di autrici in una prospettiva femminista e intersezionale. Sagge è la collana che esalta la sapienza delle donne.

L’autrice

Emer O’Toole

Emer O’Toole è nata in Irlanda, vive a Montreal, è una professoressa associata alla Concordia University e insegna Irish Performance Studies.

Ha all’attivo varie pubblicazioni online, su The Guardian, The Independent e The Irish Times e sul blog femminista The Vagenda

Ha curato la raccolta di saggi Ethical Exchanges in Translation, Adaptation and Dramaturgy.

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Cantautrice, scrittrice e archivista, è appassionata di canto e musica popolare e di lotta. Ha scritto due libri (Voci. Storia di un corredo orale e Cantautrici), attualmente sta incidendo il suo primo disco e lavora come archivista e ricercatrice. Il progetto cantadoira vuole valorizzare le voci degli ultimi, alzando il grido della working class contro le ingiustizie.

https://www.instagram.com/lacantadoira/

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