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È iniziata l’estate, ed estate vuol dire: vacanze, caldo, letture estive. Cosa distingue una lettura estiva dalle letture “normali”? Non saprei dirlo con precisione. Non è la leggerezza del testo, e nemmeno il suo argomento. Sono sicura, però, che Il libro delle cose nascoste rientra in questa categoria. La sua vicenda è ambientata in pieno giugno, nel Salento, e chissà, forse è per questo, per l’atmosfera che vi si respira. O forse è per come è stato capace di portarmi laggiù, in quella terra meta di tante vacanze ma mai davvero conosciuta, e di avermi fatta sentire lì fisicamente. Un’evasione in piena regola.
Francesco Dimitri – l’autore
Scrittore italiano classe 1981, Dimitri è autore soprattutto di romanzi fantasy. Ha sperimentato anche nel weird, nell’horror e nella saggistica, e l’influenza di questi generi diversi si sente molto anche in Il libro delle cose nascoste. Non proprio horror ma inquietante, non proprio fantasy ma con del realismo magico, non proprio saggistica ma con moltissimi dati e nozioni sul mondo rurale e folkloristico salentino.
Le sue origini pugliesi lo aiutano in questo caso a rendere il paesaggio e l’ambientazione del suo romanzo non solo quasi fisici, ma soprattutto molto esatti. Da anni, comunque, ha eletto Londra a sua dimora stabile.
Il libro delle cose nascoste – la trama
Un’amicizia che dura da tutta la vita, un Patto con la P maiuscola, il Salento rovente e spietato. I tre veri protagonisti di Il libro delle cose nascoste. I protagonisti “umani”, per così dire, sono invece quattro amici: Mauro, Tony, Fabio e il più misterioso di tutti, Art.
I quattro sono amici fin dalla scuola, e quando è arrivato il momento di separarsi per intraprendere ognuno la propria strada hanno stretto un Patto: ogni anno, il 10 giugno, si sarebbero ritrovati tutti insieme alla pizzeria del piccolo paese salentino dove sono cresciuti e vissuti, Casalfranco, qualsiasi cosa fosse successa. E il Patto è sempre stato rispettato. Fino ad ora.
Art non si presenta all’appuntamento. Gli altri tre, dopo averlo aspettato invano, decidono di andarlo a cercare a casa. E lì scoprono parecchie cose che non sono solo strane, ma anche preoccupanti. Una coltivazione di Marijuana, resti di una scomparsa improvvisa, un manoscritto dal titolo Il libro delle cose nascoste. Del loro amico, nessuna traccia.
Non è la prima volta che Art scomparte. Ventidue anni prima, infatti, Art era già scomparso per una intera settimana, e nessuno ha mai saputo cosa sia davvero successo, nemmeno i suoi più cari amici. Questa nuova scomparsa ha a che fare con la prima? Quella coltivazione di droga può aver dato fastidio alla Sacra Corona Unita? Cos’è quello strano libro?
Ma la domanda attorno alla quale tutta la vicenda ruota è una sola: dov’è, e dove è stato, Art?
I temi del romanzo
Come dicevo in un paragrafo precedente, l’influenza dei generi cari a Dimitri si sente, eccome.
Non sono solo le sue origini pugliesi che gli permettono di regalarci un ritratto così esatto della sua terra. Si percepisce chiaramente che dietro c’è stato un importante lavoro di ricerca su tradizioni e usanze, soprattutto religiose. L’autore inserisce nella narrazione vari fatti e dati sul Salento, senza però cadere nel pedante e nemmeno nel documentaristico. Tutto è molto fluido e ben armonizzato.
Anche il fantasy si sente che ricopre un ruolo importante nella sua carriera. Il fantastico penetra nella realtà con naturalezza, dando vita ad un suggestivo realismo magico, che peraltro si intona bene con una terra come il Salento. Miracoli, superstizioni e riti fanno parte del quotidiano.
Quello che colpisce di più, però, è il forte e indissolubile legame che unisce i quattro protagonisti del romanzo. Un’amicizia inattaccabile e indistruttibile che rende possibile l’accadere di tutta la vicenda. Solo lei, infatti, rende possibile quello che accade, soprattutto nel finale questo è chiaro. Solo l’amicizia, nient’altro: è lei la vera forza motrice degli eventi che ci vengono raccontati.
Conclusioni
È stato davvero bellissimo poter leggere subito una nuova uscita, soprattutto perché il tempo della lettura e il tempo della storia sono combaciati. Davvero suggestivo, consiglio a chi sta cercando le sue prime letture estive di iniziare subito Il libro delle cose nascoste. È stata una lettura coinvolgente sotto più aspetti, intrigante e anche un po’ inquietante. Con questo romanzo ho scoperto un autore che non conoscevo, e mi è venuta voglia di procurarmi altri suoi libri.