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Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi è insieme memoir e critica letteraria, un inno al potere della letteratura.
L’autrice – Azar Nafisi
Nata nel 1948, Azar Nafisi è una scrittrice iraniana ora residente negli Stati Uniti. Nafisi è la figlia dell’ex sindaco di Teheran e della prima donna eletta al parlamento iraniano. Ha insegnato per diciotto anni presso presso l’Università Allameh Tabatabai, escluso il periodo dal 1981-1987, nel quale è stata espulsa per non aver rispettato le norme vigenti sull’abbigliamento. Nel 1997 ha lasciato l’Iran e da allora insegna Letteratura Inglese presso la Paul H. Nitze School of Advanced International Studies (SAIS)’ dell’Università Johns Hopkins di Washington D.C. È negli Stati Uniti che scrive il romanzo, Leggere Lolita a Teheran, scritto in lingua inglese e tradotto in 32 lingue. Il libro l’ha consacrata come una delle più capaci e promettenti scrittrici iraniane.
Leggere Lolita a Teheran – La trama
Leggere Lolita a Teheran è in parte opera di critica letteraria e in parte memoir. Il testo raccoglie il racconto e le riflessioni di Azar Nafisi, sia nel periodo in cui insegnava all’Università di Teheran, sia quando aveva smesso di insegnare. In quel periodo Nafisi organizzava ancora clandestinamente dei seminari di letteratura per le sue studentesse. Nel corso dei quattro capitoli del libro l’autrice affronta alcuni capolavori della letteratura occidentale e ripercorre il percorso di analisi di questi testi insieme agli studenti e alle studentesse. Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, infatti, la cultura occidentale diventa un nemico pericoloso. La letteratura in particolare, poi, viene bandita dagli scaffali.
Nafisi insegnerà ai suoi studenti a vedere oltre. I testi raccontati e analizzati sono Lolita di Vladimir Nabokov, Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, Daisy Miller di Henry James e Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. I quattro capitoli si riferiscono a diversi periodi della vita personale e professionale dell’autrice. Due di essi sono infatti ambientati durante i suoi anni di insegnamento all’Università di Teheran mentre gli altri due si riferiscono a periodi in cui Nafisi non insegnava.
I temi del libro
Il potere della letteratura e il suo ruolo politico sono senz’altro i temi principali di Leggere Lolita a Teheran. Cosa dire infatti di questo libro, se non che è una splendida, dolorosissima dichiarazione d’amore alla letteratura? Un libro che nella sua complessità, e non senza una grande dose di bellezza, ci spiega l’importanza della letteratura nelle nostre vite. La letteratura come libertà, conoscenza, potere, ma anche come evasione e sogno. Azar Nafisi negli anni fuori e dentro l’Università ha insegnato ai suoi studenti e alle sue studentesse ad amare la letteratura. Ma non solo: ha insegnato loro a guardarla con occhio critico e politico, senza perderne di vista però la bellezza e importanza nel contesto storico.
Dei romanzi trattati si tocca sicuramente anche l’aspetto morale ma non ci si ferma solo a quello. Nafisi ci esorta a leggerli come opere politiche dal valore universale e profondamente radicate nel loro tempo e nel loro contesto. Leggere Lolita a Teheran offre innumerevoli spunti di riflessione, incluso quello sulla necessità della letteratura. Che cosa faremmo se ci fosse tolta, noi che siamo abituati a darla per scontata? La risposta, dolorosissima, è tutta nella scena in cui Nafisi corre in libreria a comprare bracciate di libri prima che vengano banditi.
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Struttura e stile di Leggere Lolita a Teheran
Il romanzo è strutturato in quattro sezioni, scritte dall’autrice in momenti diversi. Non si tratta di un libro totalmente lineare, appunto perché è il risultato di memorie di periodi diversi nella vita personale e professionale dell’autrice. Si deve perciò essere dei lettori attenti e attivi per accoglierne gli innumerevoli stimoli. Non è un libro facile anche perché ci mette di fronte a una realtà durissima. Alla totale perdita di libertà e autonomia delle donne sotto lo stato islamico, per cui vanno puniti comportamenti quali l’abbigliamento non adeguato, atteggiamenti “occidentali”, lo smalto sulle unghie e, per l’appunto, la lettura. Il tutto con una scrittura potente e bellissima che rende omaggio in ogni momento alla grande letteratura di cui parla.
Memoir e critica letteraria: spunti di riflessione molteplici
Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi non è solo un resoconto appassionato della vita accademica di docenti e studenti sotto il regime della Repubblica islamica dell’Iran, ma anche il racconto intimo delle storie di alcune donne e delle loro difficoltà nella vita quotidiana. È un libro che fa vedere sotto una nuova luce tutte le opere di cui parla, attraverso una rilettura appassionata e “politica”, probabilmente diversa dalla lente attraverso la quale abbiamo guardato queste opere. Un’opera che ci offre molteplici spunti di riflessione non solo sulla letteratura, ma anche sul ruolo della donna e sul potere dell’istruzione.
Consigliato a…
Credo di aver raramente incontrato, nel corso della mia vita adulta, un titolo da definire “il libro che tutti dovremmo leggere”. Leggere Lolita a Teheran, però, mi ha fatto tornare alla mente questa espressione in tutta la sua portata: sono davvero convinta che sia il libro che consiglierei letteralmente a tutti (in particolare ai lettori appassionati). ⠀