Il Sacro Graal è stato oggetto da sempre di mistero e di particolare fascino per il nostro inconscio. Luoghi energeticamente attivi, cattedrali e castelli sono stati associati al famoso calice alimentato le storie e le voci sulla sua ubicazione in una sorta di gara di prestigio e sacralità per quello che potesse essere il più probabile luogo in cui fosse custodito e nascosto il Santo Graal.
Eppure il Graal è intangibile, ed il fatto che non si riesca a trovarlo alimenta la sua fama. Così si è cercato di identificare nel Graal altri oggetti come la Sindone, calderoni, talismani, pietre oltre che un calice.
Ma per trovarlo bisogna ricorrere alle caratteristiche che alla sacra coppa vengono attribuite. Si dice che il Graal doni l’immortalità e la conoscenza di tutte le cose. Ma cos’è l’immortalità? L’anima l’immortalità ce l’ha già, sopravvivendo alla morte del corpo. Più che del raggiungimento dell’immortalità dovremmo parlare dell’uscita della nostra anima dal ciclo delle incarnazioni cui è costretta per sperimentarsi e raggiungere la piena consapevolezza.
Oppure di ricordo delle incarnazioni passate. In questo senso l’immortalità è l’eliminazione di un ostacolo, di una barriera tra le incarnazioni che si susseguono, una netta separazione tra queste operata dal non ricordo di quella precedente. L’immortalità diventa, quindi, un percorso unificato, ricordato e consapevole verso l’Illuminazione.
Queste doti, che l’anima possiede potenzialmente, possono essere tirate fuori dal Graal. Il Graal, abbiamo già detto, è intangibile. E’ solo simbolicamente una coppa da cui bere. E’ una fonte, è un percorso da intraprendere. In questo senso è intangibile ma attorno a noi. Se lo desideriamo con animo puro e libero da forme egoistiche, lo troviamo. E la ricerca del Graal non è altro che la ricerca dell’esperienza mistica, dell’estasi della conoscenza della Verità e dell’unione col Cosmico.
La mistica trova piena realizzazione nelle scuole di misteri, da cui la stessa parola deriva, che conservano l’antico sapere. Negli ultimi anni è venuta fuori l’ipotesi secondo cui Sacro Graal deriverebbe da sang real, ovvero il sangue reale della discendenza di Cristo. Seppure Cristo avesse una discendenza, la conoscenza e la saggezza non si tramandano geneticamente ma attraverso una linea di trasmissione del sapere, in questo caso iniziatica.