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Il viaggio nello spazio è il tema di “Gli esploratori dell’infinito”, romanzo di fantascienza dell’autore italiano del primo novecento Yambo.
Il viaggio nello spazio è il tema principale nel romanzo Gli esploratori dell’infinito di Yambo. Una narrazione a tratti bizzarra e divertente porterà il lettore in un viaggio attraverso il sistema solare sopra un meteorite che entra nell’orbita della Terra.
Yambo padre della fantascienza italiana
Yambo, pseudonimo di Enrico Novelli, (nato a Pisa nel 1874 e morto a Firenze nel 1943) è stato tra i primi scrittori italiani di genere fantascientifico. Autore di libri per ragazzi e romanzi, illustratore; scrisse soprattutto di viaggi nello spazio, sulla luna, per il mondo ed alla ricerca di Atlantide.
Insieme a Salgari, di cui nella stessa collana Cliquot ha pubblicato Alla conquista della luna, può essere considerato tra i padri fondatori della fantascienza in Italia. In comune hanno l’inserimento nel testo delle ultime scoperte scientifiche, l’audacia dell’immaginazione di viaggi ancora non compiuti attraverso l’utilizzo di macchine e strumenti della loro epoca.
Le influenze letterarie di Yambo
Yambo, come del resto anche Salgari, attinge alle pubblicazioni in voga nel suo periodo sia per trovare ispirazione che per l’utilizzo di espedienti narrativi. Tra gli autori che hanno influenzato l’opera di Yambo vi sono sicuramente Edgar Allan Poe e Jules Verne. Entrambi gli autori hanno preceduto di qualche decennio Yambo e Salgari e il successo delle loro pubblicazioni ha contribuito alla formazione degli scrittori italiani.
Lo stile letterario nella narrativa di Yambo
Ricorrente nel racconto di Yambo è una tendenza al bizzarro e all’ironico. Seppure ricca di elementi e riferimenti scientifici, la narrazione di Yambo ha un carattere leggero in cui l’ironia ha un ruolo fondamentale nella descrizione di situazioni di paradosso. Per questo il suo racconto è divertente ed imprevedibile. In questa edizione sono presenti anche i disegni dell’autore in stile liberty.
La trama di Gli esploratori dell’infinito
Nel 1910 un meteorite o una cometa entra nell’orbita della Terra diventandone un suo satellite. Giorgio Halt, giornalista newyorkese, è il narratore in prima persona della storia. Racconta la proposta del suo editore filantropo Harry Stharr di intraprendere un viaggio verso il nuovo satellite e le vicende che dovranno affrontare una volta arrivati. Harry Stharr è un miliardario filantropo che attraverso il suo giornale cerca di diffondere ideali pacifisti ed il suo stile di vita vegetariano e di astemio.
Il disegno dell’editore miliardario è quello di fondare una nazione indipendente sul nuovo satellite che potesse diventare un modello per quelle terrestri. I protagonisti si accorgeranno presto che il satellite è abitato da un gruppo di briganti falsificatori di monete che il filantropo cercherà di redimere.
Il viaggio nello spazio continuerà grazie alla fuoriuscita del satellite dall’orbita terrestre. Il satellite Cupido attraverserà tutto il sistema solare fino a tornare verso la Terra. In questo viaggio si succederanno eventi bizzarri ed incontri con abitanti di altri pianeti.
Racconto di un viaggio nello spazio: ieri e oggi
Siamo nel periodo storico in cui ci si prepara al viaggio nello spazio per i turisti. Elon Musk promette di portare turisti su Marte nel 2033 nonostante ci si renda conto che sul nostro pianeta lo spostamento attraverso gli aerei abbia un grande impatto ambientale e non sia sostenibile.
In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1906, possiamo osservare come poteva essere immaginato nei primi anni del novecento il viaggio nello spazio. A bordo di una mongolfiera i protagonisti del racconto viaggiano per tutto il sistema solare ed incontrano curiosi abitanti di Marte.
Ma leggere questo romanzo, oggi, può risultare interessante per tutti gli amanti nella fantascienza e delle avventure leggere e divertenti. Curioso è anche il linguaggio sobrio del secolo scorso. A rendere più facile la lettura di questo romanzo è la divisione in libri composti da capitoli di poche pagine. Non ci sono motivi per non leggere e apprezzare questa pubblicazione che l’autore nell’introduzione definisce sogno illustrato a colori.