La comunicazione riguarda tutte le specie, animali, vegetali ed minerali, solo che l’antropocentrismo nella storia della specie umana ha fatto per lungo tempo pensare che la comunicazione potesse riguardare solo chi aveva scelto un metodo di codifica per approcciarsi alla vita, ovvero la nostra specie, e il metodo a cui mi riferisco è la lingua parlata e scritta, o trasmessa attraverso impiego di mezzi terzi scissi dalle sensazioni, internet è uno di questi mezzi “terzi”.
Si è poi passati dal pensiero che la comunicazione fosse un privilegio attribuito ad un unica specie, all’idea che anche altre specie comunicassero ma a livelli inferiori rispetto alla comunicazione della specie umana, anche questo pensiero era ed è (visto che permane ancora) specista e antropocentrico.
L’interazione comunicativa la scienza dimostra, essere varia e differente da specie a specie, ma con tratti comuni ad ogni specie.
Internet interviene in un quadro gerarchico che individua nell’inferiorità e nelle superiorità, il parametro su cui misurare l’universo, e anche questo approccio è antropocentrico, un unica specie che costruisce mezzi che si distacchino dai sensi anche quando vengono presentati come canali per l’espressione di quei sensi, che ha la pretesa di classificare l’universo che ha un raziocinio dell’istinto, piuttosto parossistico se non fosse anche pericoloso.