Istituzioni religiose ritirano gli investimenti sul fossile

Sono numerose le Istituzioni religiose che hanno stabilito, proprio negli ultimi giorni, di ritirare i loro investimenti eseguiti nel campo dell’energia fossile, per garantire un maggiore rispetto ambientale.

Istituzioni religiose: basta investimenti nell’energia fossile

Le Istituzioni religiose che hanno stabilito di disinvestire nell’energia fossile sono ben 42 e a lanciare l’appello a fare lo stesso è anche il Movimento Cattolico Globale per il clima, conosciuto anche con la sigla “Gccm”. Il problema maggiore infatti, secondo le diverse istituzioni religiose, sia cattoliche, sia buddhiste, ma anche quelle di anglicani e metodisti, riguarda il rispetto per l’ambiente. La lavorazione delle materie fossili porta poi alla formazione di carbonio e anche petrolio, che vanno ad incidere notevolmente sul riscaldamento globale. L’appello del Movimento Cattolico Globale vorrebbe che i Governi realizzassero investimenti utili per cercare di proteggere il clima.

L’impegno per il clima

Secondo le Istituzioni religione in questione, investire per cercare di proteggere il Pianeta può essere molto importante anche per riuscire ad evitare problemi gravi in futuro e anche per contenere il rischio di eventuali altre pandemie. Anche se il Coronavirus ora è il problema principale, tuttavia rimangono forti problemi soprattutto per il clima. Il riscaldamento globale infatti è stato anche aumentato proprio dall’uso continuo di combustibili fossili e a quanto pare ora anche i movimenti religiosi si stanno impegnando al fine di evitare che anche i Governi investano solo su sistemi ecologici. Insomma, l’ideale sarebbe puntare anche sul problema del clima, cercando di risolverlo, ma più che altro cercando di non peggiorarlo.

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