E’ stata introdotta a dicembre nella Legge di Bilancio la Plastic Tax, insieme alla Sugar Tax. Il suo scopo dovrebbe essere quello di disincentivare l’utilizzo di plastica per imballaggi ed incentivare l’uso di materiali alternativi. Sono escluse dalla tassa sia la plastica compostabile che quella riciclata.
La tassa consiste in 45 centesimi di euro per chilo di plastica.
La contrarietà di Italia Viva e Renzi
La posizione dei renziani sia sulla Plastic Tax che sulla Sugar Tax è di assoluta contrarietà. Italia Viva punterebbe ad eliminare queste tasse che a parere loro danneggerebbero i consumatori per l’aumento del costo dei prodotti.
In realtà lo scopo della legge non è quello di far cassa ma quello di ridurre il consumo di plastica adeguandosi ad una direttiva comunitaria. La previsione dovrebbe essere proprio quella della riduzione dell’utilizzo di plastica per imballaggi.
In effetti dalla tassa sono esclusi medicinali e prodotti con una percentuale di plastica inferiore al 40%.
Sono previsti invece incentivi per le aziende che vorranno adeguarsi tecnologicamente con un credito di imposta del 10% sulla spese sostenute per l’adeguamento fino a 20 mila euro per soggetto.
La direttiva Ue
E’ proprio la direttiva dell’Unione Europea del 5 giugno 2019 “sulla riduzione di determinati prodotti di plastica sull’ambiente” a stabilire che tutti gli stati dovranno adottare delle misure per conseguire una riduzione ambiziosa e duratura dei prodotti di plastica monouso.
Le misure adottate dovranno produrre delle riduzioni quantificabili entro il 2026 rispetto al 2022 e tali misure dovranno essere adottate e comunicate alla Commissione UE entro il 3 luglio 2021.
Nella stessa direttiva sono stabiliti anche gli obiettivi della raccolta differenziata riguardo i prodotti in plastica monouso che dovrà raggiungere il 77% in peso nel 2025 ed il 90% nel 2029.
Dei traguardi importanti e delle misure necessarie che dovranno dare a breve dei risultati positivi. In una situazione di emergenza climatica ed ambientale è vergognoso che una forza di governo non solo si opponga ad una misura contro la plastica ma non esprima soluzioni alternative per raggiungere l’obiettivo della riduzione del consumo di plastica. Obiettivo che non può essere raggiunto esclusivamente con la sensibilizzazione.