“Come in una danza, dove ad un passo ne segue un altro, così per il Respiro: un’equilibrio armonico di un dare e ricevere in perfetta sintonia”. Con queste parole Manuela Mancini introduce appassionatamente i partecipanti alla riflessione sul “metodo Respiro-Luce” e sulle pratiche di Respiri Circolari Connessi, durante la conferenza da lei tenuta, presso la Libreria Roma, il 16 Aprile a Bari.
E’ meraviglioso scoprire come nella consuetudine e nella naturalezza inconscia dell’atto di respirare si celano immense potenzialità a nostra disposizione, una trama di energie che ci conduce al cosmo, alla totalità del creato. L’uso consapevole del respiro è un percorso, una strada che ci conduce gradualmente a portare qualcosa dentro di noi (inspirazione) e allo stesso modo a lasciare andare, con fiducia, qualcosa di noi (espirazione).
Questa stretta ed infinita circolarità segna quanto possa essere necessaria la dimensione universale per l’essere vivente e viceversa, come si può immaginare estendendo la processualità esemplare della fotosintesi al creato, nella misura in cui tra noi e l’universo non c’è che un soffio. Ma è lì dentro che sono dischiuse tutte le energie che ci fanno sentire un tutt’uno, l’uno, siamo tutti lì o non siamo niente. L’impronta della riflessione della signora Mancini, è chiaramente filosofica, conformemente agli studi intrapresi, indirizzati in ambiti di ricerca psicologica, e in campi giornalistici e pubblicistici specializzati sulla medicina naturale.
E’ dal superamento di una forte depressione vissuta sulla propria pelle, però che avviene la scoperta, la pratica e l’avvicinamento della Mancini al metodo del “Rebirthing” e alle tecniche di meditazione ed auto potenziamento del sé, concentrate sull’analisi del respiro consapevole. Estendere questa metodologia a quanti vogliono esporsi a questa prospettiva e’ l’intento di questo iter di conferenze che la Mancini sta portando avanti con la convinzione di chi, “attraverso questa sperimentazione” -afferma- “può ritrovare una parte di sé e si mette alla guida di se stesso..”.
Alcuni studi che si focalizzano su questo campo, definiscono le tecniche della Respirazione consapevole, come un innalzamento dell’ energia totale, rispetto ad uno stadio precedente di bassa energia, autostima, percezione di sé e visione del mondo, grazie all’influsso positivo dell’energia elevata del Respiro. Quest’ultimo infatti oltre ad essere scientificamente, notevolmente imprescindibile per l’ossigenazione delle cellule e la de-tossinazione (attraverso una buona espirazione avviene l’eliminazione di circa il 75% di tossine), è alla base delle forme di energie vitali e dell’innalzamento dell’endorfina, gli ormoni del benessere.
Buone tecniche di respirazione consapevole, favoriscono secondo queste ricerche, un collegamento più tenace tra le funzioni dei due emisferi celebrali e la comprensione, e perciò il superamento, delle emozioni “scomode”, attraverso un più saldo innalzamento dell’autostima. La riflessione sulla Respirazione come metafora della vita, agisce su diversi passaggi: il corpo- la mente – lo spirito, ed è in quest’ultimo stadio che si annidano le sfere più espanse dell’esistenza: “l’anima che respira Luce”, la Luce che simboleggia una dimensione trascendente, in cui significativamente la parola “Entusiasmo” etimologicamente, vuol dire “nel Respiro di Dio”.
In stretta connessione con l’universo cosmico, l’uomo è presente, respira, accoglie la totalità del creato, ritorna dentro di sé e si trasforma. La prima parte della conferenza è stata piacevolmente improntata su questo tipo di impostazione teorica, significativamente “iniziata” attraverso il rito di “apertura” con diffusione di incenso nella stanza adibita a sala conferenza, circondata da scaffali pieni di libri. In questo spazio- tempo definito sacro, puro, si prende coscienza di se stessi come “sistema mente-corpo”, attraverso la Respirazione circolare connessa.
E’ ora che i partecipanti possono chiudere gli occhi, rilassarsi, abbandonarsi, ascoltare un sottofondo musicale particolarmente scelto, meditativo. I primi cinque respiri, a bocca aperta, sono quelli che lasciano entrare l’aria fino alla pancia, sono i respiri diaframmatici, quelli che permettono di monitorare il plesso solare, uno dei nostri chakra (centri psichici); quello associato alle emozioni e al sentimento: la zona in cui, quando siamo in un determinato stato, comunemente diciamo di sentire “un pugno nello stomaco” e il respiro si blocca poiché è lì che si annida l’ansia…
L’uso cosciente del respiro consapevole, la tecnica del respiro circolare connesso, agisce proprio qui, su ognuno di quei chakra, nodi psichici bloccati,e li “scioglie” attraverso la focalizzazione interiore di vibrazioni di colori, suoni e parole.
La pratica collettiva dei respiri circolari connessi si è tenuta nella seconda parte della conferenza, concentrandosi sui principali sette chakra del nostro corpo, da quello posto più in alto a quello posto più in basso in stretta connessione con le sensazioni e le vibrazioni che possiamo attingere dalla Natura, da Madre Terra, proprio come fanno i rami o le radici di un albero.
Piano piano si ritorna lì, a respirare più piano, ad aprire gli occhi, è come riatterrare. I partecipanti si sono mostrati piacevolmente coinvolti e molti decisi nel seguire altri cicli di incontri sul metodo “Respiro- Luce”.
Nonostante piccoli giramenti di testa e formicolii, è stato come toccarsi, tastare con mano, alcune parti del proprio corpo e del sé; ed invece era – e non era, solo- “Un Respiro”.
articolo di Simona Spadaro
Anime di Luce – sito di Manuela Maria Mancini
Libreria Roma
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