La filosofia come modo di vivere

La filosofia è una tensione dell’uomo che sente il bisogno di indagare la verità sulla sua condizione esistenziale. Filosofia è amore per la saggezza, saggezza che non è solo conoscenza ma anche virtù. Nel periodo ellenistico la filosofia era insegnata nelle scuole ateniesi dove era concepita soprattutto come modo di vivere. Secondo Platone bisogna esercitare la parte più elevata dell’anima, l’intelletto, in modo da porlo in armonia con l’universo, assimilandolo alla divinità. Parte essenziale degli insegnamenti filosofici nelle scuole ellenistiche erano gli esercizi più che gli studi teorici. Ogni scuola filosofica faceva capo a un maestro che seguiva una delle correnti filosofiche; ogni scuola insegnava, quindi, esercizi diversi e invitava a un modo diverso di vivere.
Comune a quasi tutte le scuole filosofiche era il concetto platonico di Amore per il bene, istinto primordiale dell’uomo che va recuperato, riconquistato per liberarsi dai pregiudizi che confondono e deviano l’uomo dalla saggezza. Queste scuole facevano distinzione tra bene e male. Male non sono, per queste scuole, le cose materiali o ciò che accade attorno a noi, ma l’idea che noi ci creiamo di esse, il giudizio che imprimiamo su di esse. La filosofia cura gli uomini liberandoli dai pregiudizi. E’ il pregiudizio che crea affanno, sofferenza nell’uomo.
Ecco che secondo gli stoici la volontà di fare il bene è la cittadella inespugnabile che ognuno può costruire dentro di sé. E’ questo il concetto onnipresente nelle filosofie, nelle religioni orientali, così come nell’Islam. E’ su questo concetto che nasce il titolo di questa rivista: la battaglia che ogni individuo combatte nel proprio intimo, nella sua interiorità. Se ci si dimentica di essere in guerra allora la propria roccaforte viene conquistata dall’ego e non saremo più noi stessi a condurre la nostra vita ma i nostri istinti, le nostre mancanze, le nostre paure, il nostro egoismo. Se invece ci rendiamo conto che la nostra vita è centrata su questo conflitto interiore e come il filosofo ci alleniamo, ci esercitiamo per essere pronti ad affrontare al meglio ogni situazione, allora impareremo a vivere un pò meglio e contribuiremo a rendere il nostro mondo un luogo più sereno, più pacifico, più pulito e più vivibile.
Diversi erano gli esercizi praticati dai filosofi nelle loro scuole. C’era, ad esempio, la dialettica che faceva del dialogo lo strumento, attraverso il ragionamento, per riflettere su concetti di diversa natura. Un altro esercizio era la meditazione che serviva a riflettere su concetti e dogmi per coglierne il senso più profondo. Un altro esercizio ancora era quello di riconoscersi parte di un tutto e guardare le cose dal punto di vista della Ragione Universale, dall’alto, staccandosi dalle emozioni che le cose, le persone, gli eventi ci provocano e assistendo da esterni agli avvenimenti per meglio comprendere anche quale può essere il comportamento da assumere.
Questi esercizi hanno sicuramente un fine comune: quello di cogliere una Logica trascendente, una logica che è nell’esistenza delle cose, logica che non può che coincidere con l’idea di Bello e di Bene. La Logica viene quindi interiorizzata, fatta propria; diventa un discorso interiore e viene applicata ai problemi di ogni giorno che senza il pregiudizio, ad esempio il coinvolgimento emotivo, cessano di essere problemi. Per gli stoici si tratta di scoprire la nudità della realtà.
Platone si proponeva di condurre alla filosofia coloro che avrebbero dovuto governare le città. Lo stato doveva, secondo il filosofo, essere governato da un filosofo, da un individuo che prima di tutto doveva essere in grado di governare se stesso.
A queste scuole filosofiche tutti potevano avere accesso come semplici uditori. Alcuni re si univano abitualmente agli uditori per poter godere delle riflessioni e dei discorsi che si tenevano. Altri regnanti chiamavano alla propria corte i discepoli migliori dei maestri delle scuole filosofiche soprattutto per l’educazione dei propri figli. Ma è al carattere pubblico di questi insegnamenti e alla loro accessibilità che questa rivista vuole ispirarsi, portando nella vita quotidiana alcune riflessioni filosofiche, approfondimenti su culti, pratiche e credenze delle diverse culture del nostro mondo.

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