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Romanzo satirico ambientato nel periodo del lockdown durante la pandemia.
La satira di Giacomo Papi non poteva non affrontare il cambiamento delle abitudini e della quotidianità in questo periodo emergenziale di pandemia. Se avessimo provato a immaginarlo prima che accadesse, probabilmente l’avremmo definito distopico. Ma sono proprio quelle situazioni che portano le persone ad avere comportamenti inusuali, inaspettati che colpiscono l’attenzione del maestro della satira Giacomo Papi.
Giacomo Papi
Giacomo Papi è uno scrittore, un autore televisivo, editor, blogger, giornalista ed insegnante. Nato nel 1968, si racconta che subito dopo la nascita non abbia pianto, ma abbia riso senza fonte. Giacomo Papi è stato editor di Einaudi Stile Libero, è stato direttore della scuola di scrittura Belleville di Milano ed è direttore del Laboratorio Fermentini per l’editoria promosso dalla Fondazione Mondadori.
Giacomo Papi è, inoltre, tra gli autori del programma televisivo Che Tempo Che Fa, condotto da Fabio Fazio. Scrive per Il Post, per Il Foglio e per La Repubblica. Nella biografia della sua pagina Instragram c’è un link agli articoli pubblicati su blog e giornali in cui, spesso, approfondisce tematiche vicine all’editoria ed in particolare questioni che riguardano la pubblicazione di libri e consigli per giovani scrittori.
Altri libri di Giacomo Papi
Happydemia è solo l’ultimo dei libri pubblicati da Giacomo Papi. Molto successo ha avuto il precedente libro Il censimento dei radical chic, edito da Feltrinelli nel 2019. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato La compagnia dell’acqua nel 2017, I fratelli Kristmas. Un racconto di Natale nel 2015, I primi tornarono a nuoto nel 2012, È facile ricominciare a fumare. Se sai come farlo nel 2010.
Ha pubblicato, inoltre, Inventario sentimentale nel 2013 con Laterza, Accusare. Storia del novecento in 366 foto segnaletiche con ISBN edizioni nel 2006, Papà. Sapere tutto e rimanere felici. Dal concepimento ai primi mille pannolini con Pratiche Editrice nel 2002, Era una notte buia e tempestosa. 1430 modi per iniziare un romanzo nel 1993 con Baldini&Castoldi.
Happydemia
Happydemia è un romanzo satirico composto da brevi capitoli di poche pagine che rendono agile la lettura e che aiutano a riprenderla dopo pause ed interruzioni. Lo scorrere dei capitoli è inframezzato da documenti allegati che spezzano la linea narrativa con approfondimenti, riflessioni, articoli. Anche lo stile dei documenti è satirico. Tra questi documenti vi è un DPCM allegorico, una presentazione dell’azienda Happydemia (che nel racconto distribuisce psicofarmaci a domicilio) a cura del suo fondatore, un articolo sul fondatore di Happydemia scritto del giornalista Giacomo Papi. Ma ce ne sono anche altri.
La trama del romanzo
Il romanzo Happydemia tratta la storia di un giovane, Michele, che rinuncia a studiare per lavorare come rider di psicofarmaci. Durante il periodo del lockdown, consegnare a domicilio rappresenta un grande privilegio. Quello di poter circolare liberamente. Grazie al suo lavoro, Michele conosce Miriam che fa il suo stesso lavoro. Nasce una storia d’amore durante il lockdown e i due giovani devono trovare un modo per vedersi e frequentarsi.
La satira politica e le altre tematiche di Happydemia
Il romanzo è scritto ed ambientato nel periodo del secondo governo Conte. Nella narrazione compare spesso un ex Primo Ministro che adora fare selfie e che deve necessariamente cercare un nemico da additare per condurre la sua campagna elettorale ed aumentare i propri consensi. Ma tra i personaggi politici del romanzo vi è anche il Previdente del Consiglio dei Ministri che cerca sempre di accontentare tutti i suoi interlocutori politici. Mentre il segretario del Partito del Lavoro Guadagno Pago Pretendo non si rende conto per tempo dei provvedimenti, a scapito dei lavoratori, adottati dal governo di cui fa parte.
In Happydemia vi è anche l’odio sociale di chi è costretto a stare in casa nei confronti di chi può uscire liberamente, di chi ha paura di essere contagiato, il complottismo dei negazionisti.
La satira di Giacomo Papi
Giacomo Papi è un maestro di satira. La pandemia, naturalmente, offre un’ambientazione ideale per un romanzo satirico. Vi è un superamento della realtà per come eravamo abituati a viverla. La satira, secondo Papi, deve trovare un equilibrio tra la risata e l’inquietudine, tra il ridere di noi stessi e degli altri e l’inatteso, l’inaspettato.
La satira politica si intreccia, in qualche modo, con la riflessione sulle tematiche sociali. Per cui la narrazione, mentre in alcune pagine, diventa semi-seria e attraverso la satira invita a riflettere ed a mettere in discussione, in altre pagine si fa seria attraverso la citazione di centinaia di nomi di persone morte nel Mediterraneo durante la migrazione.
La satira politica è forse la più pungente e più divertente. Si ride dell’uomo politico, delle sue debolezze, delle sue mancanze, della sua inadeguatezza rispetto al ruolo che dovrebbe ricoprire. E si prende in giro anche il linguaggio mediocre chi chi generalizza e tratta con superficialità le diversità. Ma anche l’arrivismo, l’opportunismo, il cinismo e il bigottismo utilizzato da alcuni esponenti politici per comprare la laurea in Albania o investire in diamanti in Tanzania.
Questo è un libro completo e un’opera matura. Si legge bene, è leggero e divertente ma al tempo stesso tocca tematiche sociali e si prende gioco della politica. Lettura consigliatissima.