Non avremmo mai immaginato che così tante informazioni potessero ancora essere conservate e nascoste così tanto lontano da Barletta sulla lapide commemorativa di Carlo Cafiero. Con la volontà del Collettivo Exit di restaurare il mezzo busto, sono cominciate le ricerche per individuarne l’anno di installazione, gli autori dell’omaggio e altre informazioni storiche e curiosità. L’intuizione di Rosanna Rizzi ci ha portati alla Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” di Castel Bolognese (RA), attraverso alcune foto pubblicate sul loro sito. Quella che ha attratto maggiormente la nostra attenzione è una foto del 1946 con l’illustre Armando Borghi ed altri compagni anarchici delle federazioni anarchiche pugliesi in una manifestazione pubblica che abbiamo subito riconosciuto situata su c.so Vittorio Emanuele a Barletta, anche grazie al supporto del Dott. Grimaldi dell’Archivio di Stato di Barletta, proprio nei pressi della casa natale di Cafiero.
Abbiamo, quindi, contattato la Biblioteca Libertaria “Armando Borghi”, che in seguito abbiamo anche visitato, sia per comunicare l’errore nella descrizione della foto che individua in Andria la località dove fu scattata, sia per chiedere se si potessero effettuare ulteriori ricerche. Ci ha risposto Gianpiero Landi, un personaggio gentilissimo che da tanti anni anni si occupa della catalogazione di migliaia di volumi, organizza convegni e svolge ricerche sul movimento libertario.
Subito sono arrivati dei documenti molto interessanti dai quali apprendiamo che la lapide commemorativa di Cafiero era già pronta nel 1922 (Armando Borghi, Conferma Anarchica – Due anni in Italia. Edizione “L’Aurora” – Forlì 1949) e fu conservata in una cantina probabilmente per l’avvento del fascismo e tirata fuori nel 1946 per la sua installazione ed inaugurazione in occasione del centenario della nascita di Carlo Cafiero a cui lo stesso Borghi partecipò.
Una pagina del quindicinale anarchico “L’Aurora” pubblicato nel dicembre 1946 riporta un resoconto economico a cura del Gruppo Anarchico Carlo Cafiero di Barletta riguardo l’installazione della lapide commemorativa con tutti i contributi versati da individui e gruppi anarchici italiani e le spese sostenute.
Infine un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 12 settembre 1946 riporta la notizia dell’inaugurazione della lapide avvenuta il giorno precedente presso la casa natale di Cafiero dove tenne un discorso Giacinto Francia. Probabilmente partì un corteo verso il teatro Dilillo dove, invece, tenne un comizio Armando Borghi, tra i maggiori esponenti dell’anarchismo italiano del ‘900.
Mentre oggi si restaura la lapide che ricorda Carlo Cafiero a Barletta, noi cerchiamo di spolverare una storia minore, quella della sua lapide e dei personaggi e gli eventi ad essa legati.
Rosanna Rizzi – Francesco Scatigno
Collettivo libertario “Rivoltiamo La Terra” Barletta
Lettura consigliata:
Il capitale di Karl Marx. Compendio dialogo fra Crepafame e Succhiasangue di Carlo Cafiero
Grazie per questo tesoro !