La Turchia lascerà entrare i migranti in Europa: è questo quello che ha annunciato il governo di Ankara nelle ultime ore, e che è stato considerato come una sorta di ricatto contro l’Unione Europea. Erdogan infatti ha stabilito che la guardia costiera non dovrà più fermare coloro che vogliono fuggire dalla Turchia, per potersi rifugiare in Grecia o altrove. Tale decisione è stata presa dopo che 33 militari sono rimasti uccisi nell’arco di 24 ore a causa delle bombe lanciate da Bashar el Assad, appoggiata dalla Russia.
La decisione
Dalla regione di Assad, in Siria, l’esercito turco ha subìto delle pesanti perdite, dato che ben 33 militari sono rimasti uccisi durante i bombardamenti avvenuti nell’arco delle ultime 24 ore. Dato che la Siria è appoggiata dall’esercito russo, che a quanto pare non rinuncia allo scopo di voler eliminare la presenza dei Turchi dai confini siriani, il presidente turco Erdogan ha “minacciato” l’Europa dichiarando che la guardia costiera nazionale non fermerà più i profughi turchi che vorranno rifugiarsi in Europa. Starà a quest’ultima ovviamente la decisione di accoglierli o meno.
Le conseguenze
Dopo l’attacco in cui sono morti i 33 militari, la Turchia non ha risposto solo con minacce, ma anche con bombardamenti sempre contro la regione di Idlib, luogo in cui sono stati uccisi i soldati turchi. Questa però non è l’unica risposta: riguardo la questione sono intervenuti sia l’ONU sia gli Stati Uniti, per esortare la Turchia ad interrompere il conflitto. L’Organizzazione delle Nazioni Unite in particolare si è dichiarata allarmata per la situazione, soprattutto per i civili, mentre gli USA hanno sostenuto che è inutile che Ankara continua un conflitto del genere.