“Lacca”: un giallo accattivante


Oggi, al museo, allora, tra un quadro e l’altro mi lascio andare al mio passatempo preferito: smetto di guardare i quadri e osservo invece le persone, questi visitatori, questi Art Connoisseurs che quasi mi sfiorano quando mi passano accanto. E devo ammettere che oggi per la prima volta queste persone mi sembrano uscite dai quadri!

Mario Sughi

(nerosunero) è un pittore e illustratore italiano che vive e lavora a Dublino. Da ricordare, tra le mostre personali, l’indimenticabile Couple nei grandi spazi del The Complex Studios a Smithfield Square (Dublino 2011), la partecipazione alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italia nel Mondo all’Istituto Italiano di Cultura (Dublino 2011) e le nove presenze alla rassegna annuale dell’arte irlandese alla RHA (Dublino 2012–2021). Ha illustrato numerose copertine, incluse le edizioni italiane dei romanzi di Sally Rooney (Persone Normali) e David Nicholls (Sweet Sorrow e One Day), pubblicati da Einaudi e Neri Pozza (2019), e quelle per The Dublin Inquirer (2021) e Domani (con il quale tutt’ora collabora). In passato ha collaborato anche con The Dubliner Magazine (Dublin 2008–2009) e con Il Male e Zut (Roma, 1990–1992).
Link al suo sito web: nerosunero.org

L’impalcatura del libro

Il testo è composto da capitoli brevissimi che presentano i punti di vista dei vari personaggi che incontriamo. La particolarità di questo giallo è l’introduzione di immagini che aiutano la comprensione del caso narrato e per chi è in grado la soluzione dell’enigma.

Lo stile di scrittura è didascalico e scorrevole perchè risulta essenzialista, ridotto all’osso. L’impaginazione e il font sono agevoli con l’alternanza di colori che rispecchiano il color code del libro.

L’estetica del libro

Il libro come oggetto è sicuramente un’opera d’arte, un pezzo da collezione per tutti gli amanti dei libri e dell’estetica. Possiamo notare una copertina minimalista ma che sa dove colpire e far cadere l’occhio. La texture è cartonata in tela che ci lascia una sensazione molto piacevole al tatto, mi ricorda i coffee table books.

Il libro come opera d’arte dentro e fuori…

Fonte: https://nerosunero.art/lacca

Il racconto ha diverse ambientazioni che regalano al lettore chiarimenti sui punti di vista dei narratori. La galleria d’arte è sicuramente la più rilevante e la più ricca di rappresentazioni grafiche da parte dell’autore. Ci permette di immergerci nel racconto grazie anche all’uso dei colori ad hoc rispetto alla personalità dei protagonisti.

Protagonisti e attori: pochi ma buoni

I protagonisti sono pochi ma essenziali per lo svolgimento della storia, spetta al lettore incastrare i vari personaggi nel proprio ruolo effettivo perchè l’autore crea appositamente confusione nella caratterizzazione incentivando il lettore a ricostruire i fatti.

Tra le voci narranti troviamo anche quelle dei cani presenti nella storia, l’ho trovata una scelta originale.

Un racconto “acca-ttivante”

Siamo arrivati alle conclusioni… innanzitutto voglio ringraziare l’autore per avermi dato la possibilità di leggere, anche solo sfogliare, questo suo lavoro. Penso che sia un’opera immersiva e completa per ogni lettore che si approcci a questo testo. Sono rimasta piacevolmente colpita dall’estetica perchè penso che “l’occhio voglia la sua parte” e che spesso questo aspetto viene completamente tralasciato dagli autori ed editori.

Il genere giallo è uno dei miei preferiti ma se devo essere sincera all’interno del libro è presente anche una sottotrama che definirei filosofica e che a tratti ha reso per me la lettura impegnativa nonostante la brevità del testo. Amo particolarmente i libri che mi permettono di fermarmi, mettermi alla prova e ragionare soprattutto su arte e filosofia.

La mia sensazione dopo aver chiuso il libro è stata: “non ho capito nulla ma tutto mi è chiaro”. L’autore mi ha fatto ragionare sul senso della vita, sulle coincidenze e sul tempismo. E’ stato un modo per me di riavvicinarmi all’arte e mi ha fatto venire voglia di visitare qualche mostra.

Lo consiglio a chi ama i gialli, a chi vuole mettersi alla prova con sé stessi e con la storia, a chi ama l’arte e l’estetica in tutte le sue sfaccettature.
Il mio giudizio finale è di 4 stelle su 5!

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Ciao! Mi chiamo Margherita, ho 23 anni e studio psicologia e criminologia. Sono appassionata di libri, fumetti e cinema ma nella vita sono un attivista. Mi piace scoprire come i messaggi sociali sono trasmessi all'interno dei media e dei mezzi di comunicazione ed un giorno vorrei unire le mie passioni e diventare consulente editoriale e cinematografica.

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