Le filigrane sul Taccuino di Cola dell’Amatrice: l’intervento della Direttrice della Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo, Maria Chiara Leonori al 7th International Conference on Watermarks in Digital Collections. 

di Riccardo Renzi1 

In data 6 settembre, dalle ore 14:00 alle ore 15:30, la Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo parteciperà attraverso la persona della Direttrice della medesima, Maria Chiara Leonori, al 7th International Conference on Watermarks in Digital Collections, organizzato dalla Biblioteca Capitolare di Verona.  

Il convegno si aprirà il 6 settembre presso la Biblioteca Capitolare di Verona e si chiuderà l’8 settembre presso il Museo della Carta di Toscolano Maderno. L’intervento della Direttrice sarà incentrato sulle filigrane contenute all’interno del Taccuino di Cola dell’Amatrice conservato presso la Biblioteca civica “Romolo Spezioli”2. Nicola di Pier Gentile di Amatrice detto il Filotesio e conosciuto come Cola dell’Amatrice, fu pittore e architetto. Nativo della cittadina di Amatrice (1480 – ante 1550), visse e operò maggiormente in Ascoli Piceno, tanto che gli fu concessa la cittadinanza nel 1521 e la nomina a “pubblico architetto”. L’ultima attestazione della sua presenza in Ascoli risalirebbe alla fine del 1547.

Nel corso della sua esperienza subì influenze pittoriche molto significative, tra le quali quelle di Antoniazzo Romano, Filippino Lippi, Perugino, Pinturicchio, Luca Signorelli e Sodoma. Ma al centro di queste esperienze vi sono il soggiorno romano degli anni 1512-1514 e il folgorante incontro con i cantieri della Roma di Raffaello e di Bramante, esperienze vivificate dagli scambi con altri maestri erranti, Pedro Fernández da Murcia su tutti. Durante quella e altre successive sortite in Roma, l’Artista attinse febbrilmente invenzioni, idee e progetti, riportando precocemente tali novità nella Marca e diventando nel frattempo anche architetto.

Attraverso l’operato di Cola si racconta quindi la storia di una terra che è sempre stata crocevia di scambi economici e culturali, centrale nelle dinamiche economiche e culturali della Penisola. Fece la sua comparsa sul palcoscenico artistico nazionale accogliendo le ultime risonanze dell’arte crivellesca, con il S. Giacomo della Marca della Galleria nazionale di Urbino e i Quattro Santi della chiesa di S. Angelo Magno in Ascoli Piceno3. Si orientò poi verso gli Umbri e ai modi dello Spagna sembra avvicinarsi nei tipi del polittico con la Madonna in trono, Cristo morto e quattro Santi, nella Madonna Addolorata e nel S. Giovanni evangelista, della Pinacoteca di Ascoli, che sono tra le sue opere migliori. In lui si possono ravvisare anche forti richiami ai lavori e agli stili di Carlo Crivelli, Pietro Alamanno e Pietro Vannini. 

Il lavoro della Direttrice però non si è incentrato sui bozzetti e gli schizzi del pittore amatriciano, ma sulle filigrane presenti nelle carte che ospitano tali lavori. Sono state individuate, anche grazie al contributo del dott. Giovanni Luzi della Fondazione Fedrigoni Fabriano, varie tipologie di filigrane rappresentanti figure differenti. Di seguito riportiamo due esempi particolarmente significativi, presenti rispettivamente nelle carte: 5 r, 7v, 8r. 

La partecipazione al Convegno servirà alla valorizzazione e internazionalizzazione della Biblioteca, ponendo però anche una maggiore attenzione sullo studio del Taccuino, ad oggi unica testimonianza grafica dell’Artista e sconosciuto ai più. Il progetto, utilizzando le parole della Leonori, «centrato sul disegno artistico anziché sul foglio documentario, è pensato da un lato come una occasione di valorizzazione del patrimonio culturale regionale e dall’altro come esperimento pilota per la valutazione della fattibilità di un progetto esaustivo relativo alla individuazione, alla descrizione e alla digitalizzazione delle filigrane del ricco fondo grafico della Biblioteca»4

Note

  1. Istruttore direttivo presso Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo. 
  2. M. C. Leonori, Segno e disegno. Per uno studio delle filigrane del taccuino di Cola dell’Amatrice Conservato nella Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo, in 7th International Conference on Watermarks in Digital Collections, 6-8 settembre 2023. 
  3. Si veda: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907 (con la bibl. precedente); A. Colasanti, Un quadro di Cola d’Amatrice a Chieti, in Boll. d’arte, II (1908), p. 396; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell’Umbria, Spoleto 1923, p. 85; L. Serra, Le gallerie comunali delle Marche, Roma s. a., p. 66. 
  4. M. C. Leonori, Segno e disegno. Per uno studio delle filigrane del taccuino di Cola dell’Amatrice Conservato nella Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo, in 7th International Conference on Watermarks in Digital Collections, 6-8 settembre 2023. 

Se hai apprezzato questo articolo

Iscriviti

Adesso

Iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere un aggiornamento mensile sugli ultimi articoli e approfondimenti.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Laureato in Lettere classiche presso l’Università degli studi di Urbino e con Laurea magistrale in Scienze Storiche presso l’Università di Macerata, ha conseguito una Summer school in metrica e ritmica greca presso la Scuola di metrica dell’Università di Urbino (2016).
Nell’ottobre 2022 consegue il Master di primo livello in “Operatore delle biblioteche”. Nel 2022 entra a far parte del Centro studi sallustiani, dell’Unipop di Fermo, del comitato scientifico della
rivista di filologia greca e latina Scholia (didattica), in qualità di vicedirettore e in qualità di socio-amico dell’Aib. Insegna materie letterarie presso l’Istituto di Formazione Professionale Artigianelli di Fermo.
Appassionato di storia greca e romana, e di poesia, ha pubblicato numerose monografie sugli storici latini e alcune sillogi poetiche: La tradizione delle opere sallustiane dai manoscritti agli incunaboli della Biblioteca civica di Fermo, AndreaLivi Editore, 2020; Tito Livio. La fortuna del più grande storico romano, Primicieri Editore, 2021; APPIANO ALESSANDRINO. Dall’età classica all’età contemporanea, Primiceri Editore, 2021; Rufo Festo Avieno, la fortuna di uno storico minore, Arbor Sapientiae editore, 2021; La fortuna di uno storico minore: Lucio Anneo Floro, i manoscritti e gli incunaboli della Biblioteca Civica Romolo Spezioli, Amarganta, 2021; Svetonio. Dall’età
classica all’età moderna. Gli esemplari della Biblioteca civica Romolo Spezioli di Fermo, Primiceri, 2022; Frammenti poetici,BookSprint, 2021; Renzi Riccardo, ἀλήθεια, Sonnino, Edizioni La Gru, 2022; Studi e riflessioni sull’evoluzione del ceto nobiliare: tra la fine del medioevo e la prima età moderna, Primiceri, 2022.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Folaghe, turisti e mutua solidarietà

Prossimo articolo

Moravia, l’antiumanesimo, il conformismo, la difficoltà di essere contro…

Ultimi articoli di Arte e Cultura

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi