“Il coraggio dei gamberi” di Alessandro Piazzolla, nato a Barletta, attore, autore, regista, esperto teatrale per la formazione e avvicinamento al teatro, dal 2011 a oggi direttore artistico del Teatro Fantàsia.
Mi piace chiamarle “favole per bambini persi” e non, semplicemente, racconti brevi. Ogni storia è un quadro a sé stante, come vecchie fotografie strappate al tempo; sono cinquanta momenti posati su una parete. Storie che aprono le porte di un luna park immaginifico, con ambientazioni da sogno ma, sempre, aggrappate alla realtà.
Un bambino, un uomo, un padre, un nonno, animali parlanti, sono tra i protagonisti; tutti con sfumature chiaro oscuro, come flashback di ricordi impolverati, come un vecchio vestito indossato in occasioni speciali della propria giovinezza che riapre immagini dimenticate. Non manca l’ironia leggera e beffarda della vita che tutti i giorni accompagna ogni uomo nel suo cammino.
Cinquanta vite diverse che si lasciano raccontare in maniera autonoma, ti trasportano altrove, riscaldando la parte solitaria del proprio ‘sé’. Storie quotidiane con un solo filo conduttore: l’amore; non quello smielato ma quello sognato e vissuto, sofferto e mai dimenticato; quello che ti ha dato la forza per andare avanti dopo averlo superato.
Come in un vaso di pandora, dilagano: profumi, sensazioni, ricordi e immagini che avvolgono il lettore in un flusso di quello che è il pensiero inespresso delle vecchie scatole del passato.
Chiunque riesce a riconoscersi, seguendo la musica di sottofondo le cui note sono suonate dai personaggi.
Lettura scorrevole, appassionata e originale.
L’autore cattura l’attenzione dei lettori fin da subito, rendendoli parte dei racconti.
Consigliato a tutti coloro che cercano una lettura leggera ma, allo stesso tempo, passionale tanto da farci continuare a sognare l’amore.