Siamo costantemente, e in questo periodo più che mai, sotto attacco dello Stato. Su tutti i fronti. I nostri territori vengono presi di mira da grandi aziende e multinazionali per i loro business e con il benestare del governo, spesso, si procede agli scempi.
TTIP. Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti. E’ un accordo di libero scambio tra Stati Uniti d’America e Unione Europea. L’accordo prevede la deregolamentazione dei settori coinvolti nel libero scambio. Per cui, per esempio, saremo costretti ad importare cibo senza garanzie dagli Stati Uniti (ogm, carne sintetica) a spese delle coltivazioni e delle peculiarità nostrane. Tutte le leggi nazionali restrittive in tal senso verrebbero considerate barriere e verrebbero annullate. Infatti è prevista la nascita di un tribunale internazionale che permetterà alle imprese di dichiarare causa ai governi che ostacolano i loro interessi ed essere risarcite. I governi nazionali non potranno più decidere se vietare il nucleare sul proprio territorio, se mantenere pubblica la gestione delle risorse idriche, se valorizzare produzioni agricole, se vietare trivellazioni per la ricerca di gas o petrolio per conservare zone di particolare interesse ambientale. Servizi pubblici come sanità, istruzione e trasporti potrebbero diventare impedimento agli interessi privati di multinazionali e si procederebbe a privatizzazioni selvagge.
E’ sicuramente un grande passo verso il governo mondiale delle multinazionali dove gli individui, i cittadini, il patrimonio pubblico, il bene comune non hanno più interesse e verrà promosso solo l’interesse privato.
http://stop-ttip-italia.net/
TAV. Treni ad alta velocità. Li conosciamo ormai da tanto, sono infrastrutture per permettere ai treni di muoversi più velocemente in particolare sulla linea Torino-Lione, una linea su cui il traffico sta diminuendo e sui cui non è vantaggioso investire così tante risorse. Si sta lavorando e perforando, inoltre, su siti in cui è stata rilevata la presenza di amianto e uranio oltre ai dissesti idrogeologici che si provocherebbero. Per i 33 miliardi finanziati dall’Europa c’è il termine dei lavori entro dicembre 2015, ma l’azienda che esegue i lavori annuncia la fine degli stessi per dicembre 2016.
Un’opera inutile e costosa, basterebbe potenziare le linee già esistenti. Invece lo Stato preferisce aprire nuovi cantieri, promuovere grandi opere per regalare soldi ad aziende spesso gestite da ex deputati che prendono appalti con le mazzette. Su tutte le grandi opere ci sono inchieste della magistratura sulla corruzione.
notav.info
TAP. Gasdotto Trans Adriatico. E’ un gasdotto che dovrebbe portare gas dell’Azerbaigian in Italia passando per Turchia, Grecia ed Albania. E’ un progetto che avrà u notevole impatto sul nostro ambiente. Prevede, infatti, l’espianto di 1900 piante tra cui numerosi ulivi. Ad occuparsi dei lavori sarà l’azienda Sicilsaldo che a detta di magistrati e carabinieri è completamente soggiogata da Cosa nostra etnea. Insomma questa grande opera come le altre serve a generare profitti per aziende in odor di mafia, per politici e candidati e rischia di mettere a rischio i settori economici più importanti della zona interessata dai lavori, ovvero il turismo, la pesca, agricoltura e cultura. Inoltre i fondali delle zone interessate ospitano l’alga posidonia che in una direttiva dell’Unione Europea viene definita habitat prioritario da proteggere in quanto rappresenta il massimo dello sviluppo e della complessità che può raggiungere un ecosistema. La posidonia combatte l’erosione delle spiagge, produce ossigeno, offre riparo e costituisce area di riproduzione per molte specie marine. La posidonia nel Mediterraneo è sempre meno diffusa.
No Tap – facebook
Xylella. La Xylella fastidiosa è un batterio dannoso per le coltivazioni accusato di essere la causa di disseccamento di ulivi nel salento. Lo è per la regione Puglia che ha inviato un rapporto all’Unione Europa comunicando di voler abbattere gli ulivi interessati. L’unione Europea ha dato l’ok al piano regionale. Il commissario straordinario per l’emergenza è Silletti che ha dato ordine di abbattere gli ulivi per i quali è stata accertata la presenza di Xylella. A contraddire il commissario straordinario, però, sono gli stessi ulivi, vivi e vegeti, che stanno rimettendo le foglie. E’ arrivato, inoltre il parere dell’Autorità Europa di Sicurezza Alimentare secondo cui non è dimostrato che sia la Xylella la causa del disseccamento degli ulivi e raccomanda ulteriori ricerche scientifiche.
Pare che tutta questa fretta nel voler eradicare ulivi secolari e millenari de salento serva a sostituirli con nuove piante più forti create dalla multinazionale Monsanto. Noi ci affidiamo alla natura che da sempre è in equilibrio e sfama il genere umano. Della multinazionale Monsanto non ci fidiamo.
ULIVI del Salento, NO all’ERADICAZIONE
Trivellazioni. La Global Petroleum ha chiesto al governo italiano l’autorizzazione a cercare idrocarburi nei fondali a Sud e Nord di Bari e nel brindisino. La zona interessata è ricca di ordigni inesplosi della seconda guerra mondiale e della guerra in ex-jugoslavia. Ciò sta rallentando molto i piani della Global Petroleum. Tuttavia le società petrolifere hanno fatto richiesta anche alla Croazia per la ricerca di siti da trivellare. Il governo italiano, in qualità di soggetto interessato, è stato coinvolto dalla Croazia e a sua volta ha chiesto alla regioni che si affacciano sull’Adriatico di esprimersi. I comitati pugliesi chiedono alla Regione Puglia di prendere una posizione netta su questo problema che ci interessa direttamente. Un disastro in mare sarebbe la fine delle economie locali.
Coordinamento nazionale No Triv
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