Morsi: l’ultimo romanzo di Marco Peano

Morsi

Sonia sogna sempre parole, perché “conoscere il nome delle cose significa salvarsi”. Ma sarà davvero così? Morsi di Marco Peano è un romanzo di formazione intenso, crudo e sconvolgente. Un viaggio incredibile insieme a due protagonisti impossibili da dimenticare.

L’autore – Marco Peano

Marco Peano è nato a Torino nel 1979, ed è editor di narrativa italiana per la casa editrice Einaudi. Ha pubblicato nel 2015 il suo primo romanzo, L’invenzione della madre (minimum fax), un successo di critica e di pubblico, Premio Volponi opera prima e Premio Libro dell’anno di Fahrenheit. Ha curato Paura, l’autobiografia di Dario Argento (Einaudi, 2014), L’età adulta è l’inferno, l’epistolario di Howard Phillips Lovecraft (L’orma editore, 2018) e I taccuini di Randolph Carter, di Howard Phillips Lovecraft (Einaudi, 2021). Morsi è il suo secondo romanzo.

Morsi – La trama

Sonia è costretta suo malgrado a passare le vacanze di Natale a casa di sua nonna. È il 1996 e siamo a Lanzo Torinese, un paesino di montagna che sembra essersi fermato nel tempo e rimasto a 50 anni prima. I genitori di Sonia vivono una situazione un po’ complicata e l’hanno affidata a Nonna Ada, creduta la guaritrice del villaggio, per cui Sonia nutre un misto di affetto, timore e diffidenza. La scuola ha chiuso in anticipo quest’anno, a causa di un gesto indicibile che la arcigna professoressa Cardone ha commesso di fronte a un’intera classe, gesto a cui gli adulti si riferiscono come “l’incidente”. Ma sarà davvero un incidente quello che ha costretto la donna a quel gesto? O si tratta di qualcosa che riguarderà tutti gli abitanti, mentre il paesino si svuota nel periodo delle feste? Sonia e il suo amico Teo sono determinati a scoprire cosa sia successo e quale sia la motivazione di quel gesto.

I temi

Morsi è un romanzo dalla duplice natura, e non è facile parlarne senza svelare troppo. Da un lato abbiamo il romanzo di formazione: Sonia e Teo intraprendono la loro personale missione per scoprire la verità, o forse trovare la salvezza. Perché “conoscere il nome delle cose significa salvarsi”.

Dall’altro il romanzo è in grado di spiazzare completamente il lettore, cominciando in maniera piuttosto sommessa e delicata, e addentrandosi in atmosfere sempre più cariche di orrore. Un crescendo inaspettato che sembra quasi prendere a schiaffi il lettore, ma che lo porta anche in un viaggio straordinario a fianco di due protagonisti ai quali è impossibile non affezionarsi.

Una missione non poco dolorosa che, proprio come la crescita, imporrà loro di perdere l’innocenza e scoprire realtà scomode che non sospettavano. La quotidianità, la realtà rassicurante che conoscevano non esiste più: Sonia e Teo si muovono incerti avvicinandosi sempre di più a un’oscurità che né loro, né noi lettori forse, potevamo immaginare.

Qualsiasi fantasia o congettura formulata durante la lettura della sinossi viene ampiamente superata nel corso della lettura: Morsi di Marco Peano può lasciare spiazzati o smarriti, ma alla fine del viaggio non si può non pensare che ne sia valsa la pena. Un romanzo crudo e sconvolgente che osa parlare di orrore in tutte le sue forme: da quelle più fantastiche a quelle che si celano dietro le cose che crediamo di conoscere così bene.

Morsi di Marco Peano – Struttura del testo e stile

Morsi di Marco Peano è decisamente un libro da leggere tutto d’un fiato: breve, incisivo e con un ritmo travolgente.

Comincia quasi sommesso, con il risveglio di Sonia da un sogno, la casa della nonna immersa nel silenzio.

Da quando poi il lettore viene reso partecipe del famoso “incidente” avvenuto a scuola, ci gettiamo a capofitto in una vicenda ed è impossibile non divorare il libro una pagina dopo l’altra, seguendo Sonia e Teo nella loro avventura.

Le atmosfere possono ricordare a tratti Stephen King: la tenera innocenza dei due protagonisti destinata a subire un colpo durissimo, ma anche le atmosfere innevate e rarefatte dell’Overlook Hotel.

Un romanzo che Peano sceglie di ambientare però nella provincia, in particolare quella in cui è cresciuto e che gli è tanto cara. Perché dalla provincia non si può scappare, tutto viene sempre a galla in modo trasparente. Gli affetti, la purezza, ma anche l’orrore, non si possono nascondere.

Consigliato a…

Chiunque sia pronto a lasciarsi sconvolgere da una lettura breve e incisiva e dalle atmosfere incredibilmente vivide. Chi ha voglia di un romanzo di formazione diverso dal solito, che parli dell’orrore in modo fantastico, ma a tratti anche molto reale.

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