La notizia della morte di Michele Ferrero, padre della Nutella e della multinazionale omonima, colpisce tutti. Renzi e Prodi che partecipano ai funerali dell’imprenditore fa notizia anche se questi personaggi non sono poi così diversi tra loro. Fanno la loro fortuna sulla pelle della gente e del pianeta.
Andiamo a guardare l’etichetta della Nutella per capire di cosa si tratta. Accanto al logo compaiono delle nocciole e un bicchiere di latte a voler indicare gli ingredienti principali della ricetta. Nella lista, dove gli ingredienti devono per legge comparire seguendo l’ordine dai più ai meno utilizzati, i primi ingredienti risultano essere zucchero e olio vegetale (ovvero olio di palma). La Nutella è una crema a base di zucchero, olio di palma con un pò di nocciole e latte in polvere.
Lo zucchero e la sua importante presenza nelle merendine dei bambini è la principale causa del cosiddetto “disturbo dell’attenzione” (approfondimento).
Se ne sono accorti gli americani, abituati al cibo spazzatura, che però si erano fatti convincere della bontà della Nutella dalla pubblicità ingannevole. Una class action ha costretto la multinazionale italiana a risarcire le famiglie americane con 3 milioni di dollari.
In Italia va un pò meglio per la Ferrero, grazie anche all’influenza che questi grandi poteri economici hanno sulla politica. Nel 2010 il Parlamento europeo stava per vietare i messaggi pubblicitari ingannevoli e finti salutistici per i prodotti con più del 10% del contenuto in grassi o con il 4% di zucchero o il 2% di sodio (soglie che la Nutella supera ampiamente) ma più nulla si è saputo della sorte del provvedimento.
Nel 2012 il Ministro della Salute Balduzzi annuncia una tassa sul cibo spazzatura che avrebbe interessato anche il gruppo Ferrero. Anche di questo provvedimento non se n’è saputo più nulla.
Ferrero è, inoltre, tra le aziende che investono in Israele e sostengono l’occupazione della Palestina. Per questo è stata presa di mira dalle campagne di boicottaggio che mirano ad indebolire Israele.
La Ferrero è anche tra le aziende che, con l’ampio uso di olio di palma nei propri prodotti, favorisce la deforestazione nei paesi in cui la palma da olio viene coltivata per le multinazionali occidentali con gravi conseguenze per le popolazioni locali.
E’ su queste ingiustizie che la Ferrero ha costruito il suo impero con il benestare degli stessi politici che oggi partecipano al funerale del fondatore di questa multinazionale.