L’idea del destino ineluttabile suffragata da una cultura è per sua stessa ammissione, qualcosa di parziale. Nel tempo diverse ricerche accompagnate da una varietà di prove scientifiche, hanno confermato una teoria storicamente accreditata sulla storia delle origini preistoriche dell’essere umano che vuole l’Homo sapiens essersi evoluto in Africa.
Da questo luogo emigrare in una singola ondata, verso il bacino euroasiatico, 60 mila anni fa.
Poi questa ipotesi scientifica è stata smentita. Secondo una ricerca si è assistito ad una revisione su entrambi i dati:
- Il tempo: 60mila anni
- L’unica ondata
Pare infatti che da ondata si sia passati a riconoscere più ondate migratorie dell’Homo Sapiens, che hanno passato il confine africano. Il tempo viene moltiplicato per due, non più 60mila anni fa, ma 120mila.
La storia narrata però ha preso un cambio di direzione razzista ed ideologico, appunto da un idea, la superiorità cos’è? Non è forse solo un idea?
Si è appurato che la Madre della specie umana, geograficamente parlando, è l’Africa.
Ma è un affronto per l’idea razzista che trova la sua origine nei ceppi linguistici indoeuropei, i primi colonizzatori bianchi della storia, prima non esisteva l’idea di colonizzazione, perché non esistevano divisioni razziali, speciste, di ceto etc….
La storia è una costruzione, possiamo asserirlo, e spesso la vera storia è quella che non trova diffusione, altrimenti costringerebbe troppe persone a guardarsi allo specchio e a dover fare una seria auto critica.