L’Oms, la cui sigla sta per “Organizzazione Mondiale della Sanità”, negli ultimi giorni e mesi sta destando sempre più sospetti. Il problema principale riguarda delle azioni non molto chiare che il direttore generale e altri membri rappresentativi hanno messo in atto. Non sono chiari i rapporti con la Cina e non sono nemmeno chiare alcune importanti decisioni prese riguardo l’emergenza Coronavirus. Insomma, chi comanda realmente l’Oms?
Oms e i fondi
I fondi che riceve l’Organizzazione Mondiale della Sanità raggiungono in totale 5, 6 miliardi di dollari e di questa cifra, ben 4,6 miliardi arrivano da soggetti privati, quindi non provenienti dalle cifre che devono versare in modo fisso, i 194 Paesi membri. I soggetti in questione sono Bill Gates e sua moglie, ma anche gli USA e anche il Regno Unito. In particolare sono stati proprio questi 3 che hanno sempre versato fondi in modo volontario, anche se ormai Trump ha sottolineato di voler troncare il versamento, anche perché l’intelligence americana ha dichiarato che l’Oms risulta molto poco chiara. Ci sono infatti alcune decisioni che destano numerosi sospetti. Prima cosa che ancora non si spiega è perché il direttore generale ha atteso così tanto, prima di dichiarare il Coronavirus una pandemia. Non è solo questo però che fa pensare che ci siano movimenti poco chiari nell’organizzazione.
I problemi e i comandi
Altra cosa che ancora non si spiega è perché gran parte dei migliori esperti del mondo in tema salute sia stata licenziata, per far assumere dei giovani a contratto. Le accuse più gravi che sono state riversate da numerose nazioni contro l’Oms riguardano un’ipotesi che sta diventando sempre di più un sospetto fondato: sembrerebbe che l’Organizzazione mondiale della Sanità sia stata d’accordo con la Cina nell’occultare i dati riguardanti la trasmissione del Coronavirus da uomo a uomo. Su questa grave accusa non c’è ancora un dato certo, ma senza dubbio si tratta di un fattore molto grave. Proprio per questo, ci si chiede chi stia pilotando l’Oms: Bill Gates con i suoi fondi? La Cina stessa? Oppure è proprio il direttore generale che dovrà rispondere a tutte le accuse?