In un’epoca social come la nostra, mai ci si sarebbe aspettati di vedere dei giovani appassionarsi alla lettura di libri che ormai vengono considerati dei classici della letteratura. Orgoglio e Pregiudizio, di Jane Austen, è uno dei romanzi riproposti con una nuova edizione da collezione – tra l’altro molto bella. Ma scendiamo nel dettaglio di quest’opera diventata così famosa e successivamente un pilastro della letteratura.
Di cosa parla?
La trama è molto semplice: Charles Bingley affitta una tenuta nell’Hertfordshire, diventando oggetto di chiacchiere tra le ragazze del paese. Durante un ballo organizzato proprio da Charles Bingley, quest’ultimo si innamora di Jane, la primogenita della famiglia Bennet, la quale ricambia il sentimento Il migliore amico di Bingley invece si focalizza sulla secondogenita, per la quale però prova sentimenti più riconducibili al disprezzo, che si estende poi a tutta la famiglia.
La rottura prematura fra Jane e Bingley è attribuita da Elisabeth a Darcy, un aristocratico amico di Bingley, che pur attratto da Elisabeth ha sempre guardato con distacco e superiorità la famiglia Bennet e con i suoi modi ha suscitato nella ragazza sentimenti spoacevoli. Inoltre Wickham, amico di Bingley e delle sorelle minori di Elisabeth, le ha offerto un’immagine negativa di Darcy. Elisabeth rifiuta la proposta di matrimonio che Darcy successivamente le fa malgrado le riserve nei confronti dei Bennet. Passa del tempo e Darcy ha occasione di mostrare a Elisabeth la sua vera natura di aristocratico gentiluomo.
Quando Elisabeth viene a sapere che la sorella Lydia è fuggita con Wickham, egli l’aiuta a ritrovarla e s’impegna perché i due si sposino. Alla sua seconda proposta di matrimonio Elisabeth non può che acconsentire. Si chiariscono intanto anche i malintesi fra Bingley e Jane e i due si fidanzano con grande felicità della signora Bennet.
Commento e recensione
Per quanto venga proposto come un romanzo d’amore con un bellissimo lieto fine, personalmente vedo anche un grande significato più profondo. L’autrice infatti focalizza la sua attenzione anche sulla mentalità dell’epoca, per cui il matrimonio era un’unione il cui unico scopo era accrescere il patrimonio. I sentimenti, quelli veri, erano messi in secondo piano se non addirittura per niente considerati. Jane Austen descrive – con il pretesto di una storia d’amore – una società patriarcale molto ben radicata, con regole e modi di fare e pensare che ad oggi sono ritenuti quasi assurdi.
Lo stile narrativo della Austen non è facile e non è per tutti, soprattutto per chi si approccia alla lettura da poco tempo. È un romanzo a sfondo storico a tratti quasi pesante, ma molto bello da leggere e assaporare pagina per pagina. Nonostante il grande lasso di tempo che intercorre tra la stesura del romanzo ed i giorni nostri, risulta affascinante da leggere e sono certa del fatto che ci vorrà molto tempo affinché le persone possano scordarsi di un romanzo senza tempo, come questo.
La lettura è consigliata, a mio parere, dai quattordici anni in su solo perché alcune dinamiche potrebbero non essere ben comprese da persone più piccole.