L’ex magistrato Gherardo Colombo ha dichiarato, durante un’intervista rilasciata negli ultimi giorni, che le carceri andrebbero abolite in quanto non rispettano l’articolo 27 della Costituzione.
Le opinioni dell’ex pm Colombo
Gherardo Colombo ha svolto la professione di magistrato per anni e, come ha dichiarato ultimamente durante un’intervista, con il passare del tempo cresceva sempre di più in lui la pesantezza per il fatto di dover decidere se mandare in prigione o meno una persona.
Il problema, ha spiegato l’ex pm, riguardava il pensiero di una mancata rieducazione: secondo Colombo infatti le carceri non aiutano a capire il problema, non aiutano a capire in cosa si è sbagliato. Piuttosto, violano l’articolo 27 della Costituzione, che sostiene: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”. In realtà, secondo Colombo, non è affatto così.
Il problema delle carceri
Secondo l’ex pm, il problema delle carceri riguarda soprattutto il fatto che il detenuto, scontando la pena, impara solamente a sottomettersi all’autorità. Ciò significa che apprende soltanto a recepire il concetto che collega il mancato rispetto delle regole, con una punizione severa. Il fatto della sottomissione a chi detiene l’autorità però non permette a chi ha sbagliato di capire perché e in cosa ha commesso l’errore e non riallaccia i collegamenti con la società, ma isola solamente il detenuto, peggiorando il suo status fisico e mentale. Insomma, secondo Colombo, manca proprio il fine educativo delle carceri, motivo per il quale erano state istituite.