“Passaggi segreti” di Federico Pace

Da amante delle gite fuori porta e delle scampagnate, ho patito molto la segregazione forzata a cui ci ha costretti il Covid. Dato che ancora per chissà quanto tempo la situazione viaggi sarà con minimo complicata, ho cercato conforto nei libri. E con Passaggi segreti l’ho trovato.

Federico Pace – l’autore

Classe 1967, Pace è scrittore e giornalista.

I suoi reportage sono per la maggior parte dedicati al mondo dei giovani: dalla disoccupazione alle nuove tendenze, dalla difficoltà dei legami al loro punto di vista.

Il suo esordio come scrittore risale al 2008, con una sorta di vademecum per i viaggiatori. Infatti, l’altro tema fondamentale della sua produzione sono proprio i viaggi, con racconti e resoconti.

Passaggi segreti – la trama

Il libro racconta un anno di viaggi, l’anno più critico per i viaggi. Non aspettatevi mete esotiche, Tibet o ancora più lontano, no: l’autore gioca in casa, non usciamo mai dai confini nazionali, anche se il nostro Paese è percorso a tutte le sue latitudini. Passaggi segreti racconta di viaggi vicini ma che portano lontano, ogni volta per il lettore è una scoperta. Luoghi insoliti e poco conosciuti ma soprattutto incontri ed epifanie che si mescolano a ricordi personali.

Viaggiare significa cambiare prospettiva, e per ottenere questo risultato non è necessario andare all’altro capo del mondo.

Viaggiare

“Turista” e “viaggiatore” sono due figure ben diverse, e con Passaggi segreti ho avuto modo di accorgermene anch’io. O meglio, di prenderne coscienza.

A chi non piace andare in vacanza in posti lontani nei quali scattare delle foto da far invidia agli amici? Non credo che ci sia nessuno a cui non piace visitare paesi stranieri dai nomi accattivanti. Ed è giusto che sia così, ogni tanto fa bene sentirsi stranieri.

Bisogna però ricordarsi che viaggiare non vuol dire andare il più lontano possibile da casa. Viaggiare è meravigliarsi di ciò che vediamo intorno a noi, di ciò che sentiamo, di chi incontriamo. Per fare qjesto non è necessario spingersi fino in Cina, no?

Federico Pace trasmette al lettore proprio questa meraviglia, questa voglia di stupirsi e di vedere posti nuovi, ma qualsiasi tipo di posto nuovo, anche quello dietro l’angolo di casa. La meraviglia può celarsi ovunque perché sta negli occhi di chi guarda.

Conclusioni

Quanto mi è mancato viaggiare! E quanto ancora mi manca. Adesso però che siamo almeno un po’ più liberi di muoverci non vedo l’ora di sfruttare qjesto libro. Leggendolo, prendevo appunti su tutti i posti che Pace nomina e che mi hanno attirata. Letto durante gli ultimi giorni di lockdown mi ha aiutata a spaziare con la mente; finito di leggerlo adesso che possiamo tornare a muoverci mi ha dato tantissimi spunti su posti da vedere e su piccole gite da fare. L’ennesima prova che i libri fanno viaggiare.

Se hai apprezzato questo articolo

Iscriviti

Adesso

Iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere un aggiornamento mensile sugli ultimi articoli e approfondimenti.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Laureata in Lettere moderne
Lettrice forte
Vari corsi di editoria intrapresi
Collaboratrice di riviste indipendenti
Viaggiatrice indefessa

1 Comment

  1. Perché non leggerlo, anche solo per vedere se è possibile fare qualche esperienza di viaggio che lui descrive. Ottima la recensione di Guia, una sicurezza.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

“Cose che succedono la notte” di Peter Cameron

Prossimo articolo

“Piccole luci nell’Universo” di Sara Seager

Ultimi articoli di Recensioni libri

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi