Sabato 18 giugno a Massenzatico (RE), presso il circolo Cucine del Popolo, si terrà un convegno di Studi organizzato dall’Archivio Storico della FAI e dall’Archivio Storico della FAI Reggiana dal titolo “Da Rimini a Saint-Imier. La nascita dell’anarchismo in Italia (1872-2022)”.
Sono passati centocinquanta anni dalla Conferenza di Rimini che diede vita al movimento anarchico in Italia. L’evento determinò la rottura degli anarchici con l’Internazionale dei socialisti autoritari guidati da Karl Marx e la nascita di un movimento decentrato antiautoritario.
Alla Conferenza di Rimini parteciparono Carlo Cafiero, Errico Malatesta, Ludovico Nabruzzi, Andrea Costa, Giuseppe Fanelli, Celso Ceretti ed altri delegati di 21 sezioni. L’anno successivo la federazione avrebbe contato su decine di migliaia di anarchici aderenti.
L’Internazionale Antiautoritaria
Alla Conferenza di Rimini del 4-6 agosto 1872 seguì il Congresso di Saint-Imier che rivendicò il pluralismo teorico ed operativo e rifiutò i concetti marxisti di dittatura del proletariato e di periodo transitorio. L’internazionale antiautoritaria, a differenza del Consiglio Generale di Londra, non puntava sul centralismo dell’organizzazione, non voleva conquistare il potere ma combatterlo. Il movimento anarchico si sarebbe espresso nelle lotte sociali e nel mutuo appoggio tra lavoratori.
Da Rimini a Saint-Imier
Il convegno di studi che si terrà il 18 giugno a Massenzatico (RE) analizzerà la storia dell’Internazionale in Italia, i suoi rapporti con la tradizione repubblicana risorgimentale e con quella federalista, il suo impatto sul movimento operaio, sulla questione sociale su quella femminile, l’influenza che ebbe l’esperienza de La Comune di Parigi.
Durante il convegno sarà presente una mostra sulle pubblicazioni sull’Internazionale dal 1872 al 1928 curata dall’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana.
Il programma, gli orari e le informazioni sul convegno sono presenti sul sito kropotkin2021.