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Opera del 1759 di Voltaire, Candido è una pietra miliare della satira letteraria. Da questo racconto prenderanno spunto il cinema comico e la letteratura satirica successiva. Nasce come opera filosofica per contestare l’idea leibniziana del “migliore dei mondi possibili” un ottimismo razionale.
Breve biografia di Voltaire
Filosofo e scrittore francese, nasce nel 1694 e muore nel 1778, è uno dei pensatori principali dell’Illuminismo. Di posizione anticlericale, diventa intellettuale di riferimento del laicismo nella politica dello stato. Ha scritto numerose opere tra cui tragedie, commedie e libretti d’opera musicali.
Contesto filosofico del Candido di Voltaire
Candido è un racconto filosofico del 1759 che ha come scopo principale quello di criticare la filosofia ottimistica di Leibniz. Il filosofo tedesco attraverso il suo pensiero tentava di giustificare il male nel mondo. Pare che il precettore Pangloss del Candido, sia ispirato alla figura di Leibniz.
All’ottimismo a tutti i costi del pensiero di Leibniz, l’autore vuole contrapporre un ottimismo razionale.
Contesto storico
Siamo nella Francia del periodo precedente alla Rivoluzione francese. Voltaire vuole anche contestare l’Europa dei regnanti e dei nobili che godono di privilegi per nascita non derivanti da merito o dal lavoro. A questo cattivo padrone contrappone il borghese che costruisce il proprio benessere attraverso il proprio lavoro. Questa critica la ritroviamo nei sei sovrani spodestati che si ritrovano a cena a Venezia, nell’elemosina di Candido ad uno dei Re in esilio, nell’amore non accettato tra il borghese Candido e la figlia del barone.
Ma la critica di Voltaire non è rivolta solo alla situazione politica francese. Il succedersi degli eventi, ma soprattutto delle disgrazione, porta il protagonista a peregrinare dal castello del barone di Thunder-den-Tronckh in Germania alla guerra dei sette anni in cui fu arruolato, fino ad arrivare a Lisbona da cui parte per il Sud America dove scopre la città di El Dorado. Infine torna in Francia e poi a Venezia da cui parte verso Costantinopoli dove ritrova l’amata.
E questo muoversi del protagonista in diversi contesti aiuta l’autore a criticare l’orrore della guerra e degli stupri dei militari ai danni delle donne. Il passaggio per Lisbona e il terremoto del 1755 che provoca migliaia di vittime lo aiuta a criticare il vecchio ottimismo leibniziano. Critica l’inquisizione portoghese che nel testo porterà alla pena di morte il precettore. Poi nelle vicende in Sud America critica i gesuiti che approfittano delle popolazioni locali invece che aiutarle.
Stile e personaggi in Candido
Il racconto ha un ritmo in calzante dato dal modo in cui gli eventi accadono velocemente uno dietro l’altro. E la caretteristica disastrosa degli eventi rende la lettura interessante, solleva l’attenzione del lettore. I personaggi non sono profondamente caratterizzati, nè sono molto presenti nel suo racconto. Il protagonista affronta degli eventi ed incontra nella narrazione diversi personaggi che occupano un piccolo spazio nella storia.
La satira di Voltaire in Candido
Il succedersi rapido di disgrazie nella lettura di Candido, rende il racconto leggero e veloce da leggere. Tuttavia, scopo dell’autore non è quello di provocare una reazione emotiva nel lettore ma quello di aiutare il lettore a ragionare sulle vicende che prendono spunto dalla storia europea di quel periodo. Ed il testo e gli eventi del racconto sembrano mettere insieme tutte le nefandezze della società europea. Dalle guerre, alla violenze, fino ad i numerosi personaggi imbroglioni che cercano di derubare l’ingenuo Candido.
Ed è proprio nella satira che troviamo il picco della genialità di Voltaire. Questo testo è stato scritto circa duecentosessanta anni fa ed è diventato un punto di riferimento della satira e della comicità degli autori successivi.