Recensione del libro “Galapagos” di Kurt Vonnegut

galapagos

Romanzo fantascientifico che affronta diversi temi. I cambiamenti climatici, la non sostenibilità del modello sociale consumista dell’uomo sul nostro pianeta, le guerre, l’avidità.

In questa recensione del romanzo fantascientifico “Galapagos” di Kurt Vonnegut, cercheremo di analizzare diversi aspetti di questa pubblicazione. Dalla scrittura ai contenuti, passando per le tematiche affrontate.

Altri libri di Vonnegut

Kurt Vonnegut ha scritto diversi romanzi che hanno avuto più o meno successo. Il suo romanzo più famoso è Mattatoio n. 5 o La crociata dei bambini ambientato a Dresda durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ha scritto anche Le sirene di Titano, La colazione dei campioni, Cronosisma ed altri romanzi. Tra i suoi racconti citiamo Dio la benedica Dott. Kevorkian in cui un giornalista radiofonico intervista personaggi alle porte del Paradiso attraverso esperienze di pre-morte volontarie e controllate da un dottore.

La trama del romanzo Galapagos di Vonnegut

Brevemente, e senza togliere al lettore il piacere della lettura e della scoperta, “Galapagos” è un romanzo che ruota attorno ad un viaggio organizzato alle Galapagos. Il viaggio viene pubblicizzato col nome di “Crociera-natura del Secolo” e raccoglie le adesioni di diversi partecipanti molto facoltosi.

Ambientato in un 1986 in cui diversi stati nel mondo subiscono una grave crisi economica, la maggior parte delle vicende si svolgono in Ecuador. Succede, però, che, mentre comincia il viaggio, il Perù dichiara guerra all’Ecuador. I partecipanti finiscono il loro viaggio su una delle isole dell’arcipelago e da quell’isola la specie umana prende una sua strada evolutiva diversa.

Non conosciamo bene le sorti della popolazione nel resto del pianeta, ma l’autore lascia credere che il genere umano, così come lo conosciamo, vada estinguendosi. L’interruzione delle piogge, carestie, virus e guerre non lasciano scampo agli esseri umani.

Analisi della scrittura in Galapagos di Vonnegut

In questa recensione di “Galapagos” di Kurt Vonnegut, dobbiamo necessariamente analizzare le tecniche di scrittura utilizzate. Così come in “Mattatoio n.5” ed altri romanzi di Vonnegut, la scrittura risulta molto caratteristica.

Anche in “Galapagos” troviamo questa usanza del geniale Vonnegut di anticipare il destino dei personaggi del racconto. In questo romanzo, addirittura, l’autore utilizza un asterisco davanti al nome dei personaggi che a breve, nella narrazione, si apprestano a morire. Tuttavia questa tecnica non elimina il piacere della lettura, anzi aumenta la curiosità di scoprire nel dettaglio gli avvenimenti ed in quale modo si avvieranno alla fine che ci viene anticipata.

La narrazione procede su diversi piani temporali su cui si svolgono i fatti. Nel susseguirsi dei capitoli il racconto non procede su un percorso lineare, ma ci viene svelato contemporaneamente parte del passato e del futuro, sia dei personaggi che dell’umanità. Per cui gli avvenimenti si svolgono nel 1986 ma, durante la narrazione, man mano, scopriamo avvenimenti del passato dei personaggi, di quello che è avvenuto a New York durante l’organizzazione del viaggio e di quello che avverrà una volta giunti sull’isola. Poi, soprattutto, nella parte finale del racconto scopriremo che il tempo della narrazione avviene un milione di anni dopo.

Le tematiche di “Galapagos”

Sono numerose le tematiche affrontate in questo romanzo. L’antimilitarismo è una costante della narrazione di Vonnegut. L’autore ha partecipato alla seconda guerra mondiale ed è stato prigioniero a Dresda in Germania durante il massiccio bombardamento degli alleati.

Diversi personaggi di questo racconto subiscono negativamente gli effetti dell’alcool. È curioso sapere che l’opera viene pubblicata nel 1985 e che l’anno precedente l’autore abbia tentato il suicidio con alcool e barbiturici.

Questo è un romanzo del 1985 che ha già elementi di trattazione sui cambiamenti climatici. Le piogge che non cadono in Africa, l’inquinamento, il consumo smisurato dell’uomo che non può avvenire ancora per molto tempo. Poi il comportamento dei turisti che vanno a modificare gli ecosistemi e gli equilibri durante le loro visite in zone di interesse naturalistico per capricci ed egoismo.

La scelta delle Galapagos per l’ambientazione degli avvenimenti denota sicuramente un interesse da parte dell’autore nei confronti della scienza e della biologia, nonostante il pessimismo nei confronti del genere umano. Diversi sono i riferimenti a malattie e tratti caratteristici di alcuni dei personaggi che si perdono o si conservano durante questa nuova evoluzione del genere umano.

Leggere Vonnegut

Leggere Vonnegut ne vale davvero la pena. Nella sua scrittura troviamo umorismo, satira ed un punto di vista semplice che cerca di ironizzare sulle vicende umane, persino quelle più tragiche.

La sua è una narrazione che non annoia mai, ma ci accompagna alla graduale scoperta. Attraverso elementi fantascientifici ci aiuta a ragionare sul presente e sulle contraddizioni della nostra società. Utilizza a questo scopo una scrittura che non esprime un giudizio sulle vicende che tratta, lasciando al lettore la facoltà di esprimerlo liberamente.

Uno stile unico e caratteristico, quello di Vonnegut. Questo romanzo, poi, è caratterizzato da una divisione in capitoli brevi di 4-6 pagine che ci permettono di interrompere la lettura concludendo il capitolo. Sicuramente una lettura non difficile e molto piacevole.

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