Recensione di Il muro, Berlino e gli altri

In questa mia prima recensione per Magozine, che ringrazio per lo spazio, vorrei introdurvi il saggio di Piero Graglia, Il muro. Berlino e gli altri.

“Alle vittime di tutti i muri.”

INCONTRO CON IL MURO.

Il più antico “muro” che mi viene in mente l’ho studiato all’Università. E’ il cosiddetto Muro Dei Martu.
Venne fatto costruire da Shulgi, secondo re della III dinastia di Ur (2094-2047 a.C).
Quasi nello stesso periodo il faraone Amenemhat I, fece costruire, nel Delta orientale del Nilo, in prossimità dei confini con la Siria, un complesso sistema di fortificazioni chiamato il “muro del Principe”. L’uno e l’altro per impedire il passaggio di popolazioni nomadi.

L’uno e l’altro per impedire il passaggio di popolazioni nomadi.

Entrambi miseri fallimenti.

MURI, MURI, MURI.

Dopo 4.000 anni e a 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino, ne sono stati contati 77. Tanti i muri oggi presenti nel mondo.

In “Il muro. Berlino e gli altri” il prof. Piero Graglia, li passa in rassegna individuandone caratteristiche e fornendone una tipologia:

  • L’antica barriera per separare i “barbari” dalla “civiltà”, legando questa divisione a funzioni militari ed economiche. Es. La grande muraglia cinese;
  • La barriera militare, al fine di rallentare e dissuadere il nemico. Es. La Linea Maginot;
  • La barriera di tipo ideologico, che nasce dalla contrapposizione di sistemi ritenuti inconciliabili e incompatibili. Es. Il muro di Berlino;
  • La barriera post-ideologica, giustificata adducendo differenti motivi a seconda dell’occasione (economici, di sicurezza, umanitarie e via dicendo). Es. USA – Messico.

LA DEBOLEZZA DEI MURI.

Al di là del tipo, ogni muro non denota mai un atto di forza, ma semmai di debolezza. Il muro nasce dalla incapacità di risolvere un problema nelle relazioni tra due le due parti in causa.
L’unico elemento che accomuna i muri nella storia – spiega Graglia – è la paura.
Solo la retorica può trasformare un muro in un successo. Se così è, allora la costruzione – o la pianificazione – dei tanti muri sparsi nel mondo dovrebbe fare doppiamente riflettere.

Potrete approfondire l’argomento delle barriere esistenti o in via di costruzione anche in bel articolo di Maddalena Valle Gli altri muri nel mondo presente sul Post.it https://www.ilpost.it/2019/07/02/gli-altri-muri-nel-mondo/

Spero che abbiate trovato interessante questa prima recensione. Mi trovate anche su instagram come @leggersi_leggendo: https://www.instagram.com/leggersi_leggendo/

L’AUTORE

Piero Graglia è docente di storia delle relazioni internazionali e dell’integrazione europea alla Università degli Studi di Milano. In questo libro coniuga la precisione del saggio storico, con una prosa scorrevole e narrativa.

Ha pubblicato per il Mulino tre raccolte di scritti di Altiero Spinelli (1993, 1996 e 2000), il saggio L’Unione europea (2000), e il volume Altiero Spinelli (2008). Per FrancoAngeli ha curato il carteggio tra Ernesto Rossi e Altiero Spinelli: Empirico e Pantagruel. Per un’Europa diversa. Carteggio 1943-1945 (2012). 

L’EDITORE.

Un grande plauso a People che pubblica sempre libri piacevoli nella lettura, ma impegnati nei temi. Perché per parlare di argomenti seri e importanti non bisogna per forza scrivere mattoni.

Troverete il libro di questa recensione: Il muro. Berlino e gli altri, al seguente link: https://www.peoplepub.it/pagina-prodotto/il-muro

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“La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.”
Italo Calvino.

Appassionato di lettura; accumulatore seriale di libri. Quarantenne felice: papà e compagno fortunato.
Laureato in egittologia, faccio il project manager per campare.
Spero di trasmettervi le mie passioni attraverso le recensioni che troverete qui. Dentro c'è una anche una parte di me.

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