Nel romanzo “Ritornare a vivere” di Andrea Dradi si narra di una grande amicizia tra due giovani uomini, che riesce a far superare l’enorme dolore che uno dei due si porta dentro. Luca ha perso la sua fidanzata, morta per un malore improvviso, e da quel momento non si è più ripreso; è trascorso un anno e il suo amico Max, che gli è sempre stato vicino, lo accompagna in un viaggio in Thailandia, sperando che Luca possa ritrovare un po’ di serenità.
È proprio durante quella vacanza, però, che il malessere dell’amico esplode: il mare turchese e le spiagge candide di Phuket gli ricordano del viaggio che aveva fatto con la sua fidanzata alle Maldive. Sono giorni difficili, in cui Luca viene ricoverato per un forte attacco depressivo; quando esce dall’ospedale egli potrebbe arrendersi alla sofferenza, e invece decide di lasciarsi andare, di cavalcare il dolore e di vedere fin dove può condurlo. Luca si affida alla vita e sceglie di godersi il presente e di non crogiolarsi in quello che, volente o nolente, è il suo passato, che non tornerà; egli si prende il tempo per metabolizzare il lutto e per aprire un nuovo capitolo della sua esistenza.
Andrea Dradi racconta una storia semplice ma di grande impatto emotivo, in cui partecipiamo al viaggio interiore di Luca, supportato dal discreto Max, che non lo forza mai ma gli fa sempre avvertire la sua presenza. In questa vicenda vi è un sentito messaggio di speranza: anche nei momenti più bui, possiamo scorgere oltre le nuvole i raggi del sole che, se abbiamo pazienza, un giorno ci illumineranno ancora. «La vita è un qualcosa di veramente magico che ti può dare la possibilità di capire le cose che sono importanti. La vita è straordinaria, ti lascia a bocca aperta e sa sorprenderti», si afferma nell’opera, e in effetti il percorso di Luca lo porterà dapprima a riprendere in mano la propria esistenza, poi a tornare a gioire delle piccole cose che gli accadono e, infine, anche ad aprirsi agli altri con fiducia.
Luca incontra una ragazza che potrà donargli ancora quell’amore che lui credeva perduto per sempre; con lei costruirà un avvenire e, quando avrà la sensazione di cadere, saprà che anche se si troverà nel fondo del baratro qualcuno allungherà una mano e lo aiuterà a risalire, o magari sarà lui stesso ad arrampicarsi e a salvarsi da solo: la travolgente forza della vita, infatti, la sperimentiamo proprio quando siamo distrutti, quando siamo disperati, quando siamo senza speranza.
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