Solitudine e depressione nel romanzo di Lanzillotti.

“Il volto oscuro della luna” porta il lettore a scontrarsi con tematiche scomode, squarciando il velo di omertà da cui tutt’ora sono avvolte. Il libro ripercorre gli episodi più decisivi della vita di Aurora, soffermandosi sulle sofferenze che ne hanno causato i crolli ed evidenziando le gioie che quelle rovine hanno tentato di ricostruire.

È un’opera che nasce dall’esigenza della protagonista di rovesciare su carta il proprio passato, rendendolo così indelebile tra le pagine di un diario, oltre che nella sua anima. Aurora è un personaggio di fantasia, ma le sue ferite, la sua disperazione, la sua agonia rappresentano quelle di migliaia di bambine che realmente bambine non sono state mai e di donne a cui non è concesso essere realmente tali. Un libro sulla depressione e sulla voglia di vivere, sulla solitudine e sulla gioia della condivisione; un’opera che racchiude in sé due volti della stessa medaglia, lo splendore della luna e la sua oscurità.

Solitudine e depressione -Il volto oscuro della luna-

Premessa: un libro che inizia con una citazione dei Pink Floyd ha già tutta la mia attenzione. Ma gusti musicali a parte, vi spiego un po’ di cosa parla. Sin dall’inizio possiamo notare come l’autrice voglia sottolineare quanto di nostro ci sia tra queste pagine e, infatti, afferma:

“Perché dovresti leggere questo libro? Perché io caro lettore, in realtà sono te; la mia storia è in realtà la tua; i miei sogni; le mie paure, le tue paure. Io sono Aurora e sono l’alter-ego di ognuno di noi.”

Dalle prime pagine ho capito d’avere in qualche modo un collegamento con la scrittrice. Sia io che Aurora – come probabilmente molti di voi – almeno una volta nella vita ci siamo sentiti soli. Abbandonate e sedotte dalla solitudine. A chi non è capitato di pensare che, in alcuni momenti, quel silenzio intorno basti, che tu basti. Ma concordo pienamente con l’autrice quando afferma che molte persone confondono la solitudine con amor proprio. La solitudine non è una condizione ottimale, non è qualcosa che scegli come fare un salto dal parrucchiere a spuntare le ciocche bruciate dalla piastra. La solitudine non può essere considerata una circostanza positiva.

In qualche modo questo libro mi ha ricordato Greta cinque anni fa, un’adolescente spaventata e senza luce negli occhi. Mi ha ricordato quanta forza ci vuole per alzarsi dopo essere caduti. Mi ha ricordato quanto sia giusto farsi aiutare in quei momenti e quanto sia sbagliato pensare che vada tutto bene quando non è così. Sabrina, la scrittrice, è stata capace di far capire al lettore quanto si possa soffrire di una malattia senza che gli altri lo notino. Non sono sicura che queste pagine però possano trovare la stessa strada nella mente di qualcuno che non abbia vissuto parte delle esperienze di Aurora. È un libro forte, pieno di drammi psicologici. Il percorso di una ragazza perduta, sola.

Dentro ognuno di noi c’è Aurora. Tra di noi c’è chi avrà solo il suo nome o chi tutta la sua storia. Consiglio questo libro a chi ha affrontato un lungo viaggio e finalmente può godersi il panorama. L’amare se stessi, il bisogno di ricongiungere il nostro corpo alla nostra mente è l’unica cosa che in questa vita conta. Chi ama leggere, capisce il peso delle pagine, delle parole. In questo libro ci sono parole pesanti come macigni. I disturbi mentali vengono ancora oggi emarginati. Ma il dolore che sopporta Aurora, non è forse degno? Il calice di vino sorseggiato mentre si osserva una finestra nell’attesa straziante dello scorrere delle ore, non è un dolore che colpisce la nostra anima?

Io ho fatto un percorso, come lo ha fatto Aurora. Alla fine del tunnel c’è sempre la luce, e quando la osservi da un’altra prospettiva ti accorgi di quanto sia luminosa. Questo libro potrebbe spingervi a capire che non siete soli; potrebbe darvi le chiavi per aprire porte della vostra mente, o se avete già l’arte del saper analizzare i vostri demoni, allora, leggere questo libro sentendovi forti, e amando ogni singolo passo che vi ha condotto in quella direzione. È un buon libro, da leggere attentamente.

Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate!

Solitudine & Depressione

https://www.instagram.com/sabrina.lanzillotti

https://www.instagram.com/libri_sottolineati/

Se hai apprezzato questo articolo

Iscriviti

Adesso

Iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere un aggiornamento mensile sugli ultimi articoli e approfondimenti.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Mi chiamo Greta Privitera, ho 23 anni e sono una studentessa di lettere moderne presso l'università degli studi di Catania. Leggere è una delle mie più grandi passioni, per questo scrivo delle piccole recensioni sui libri che ho letto. Non c'è altra soluzione che lasciarsi trasportare dalle pagine di un libro, in una realtà differente e scappare dalla monotonia. https://www.instagram.com/libri_sottolineati/

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

“Piccole luci nell’Universo” di Sara Seager

Prossimo articolo

Il modello curdo soluzione del conflitto tra Israele e Palestina

Ultimi articoli di Autori emergenti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi