Il viaggio di un napoletano nel romanzo “Stiamo abbastanza bene”

Andrea ha 25 anni, adora i numeri e ha un futuro incerto: cosa succederà quando decide su due piedi di lasciare Napoli, la sua città natale, per intraprendere una nuova vita a Milano senza alcun piano? Stiamo abbastanza bene racconta una generazione in fuga da casa e alla ricerca del suo posto nel mondo.

L’autore – Francesco Spiedo

Francesco Spiedo Romanzo Francesco Spiedo (1992) nasce a Napoli, da madre ansiosa e padre operaio (come recita la sua biografia sul sito di Fandango libri), cresciuto a San Giorgio a Cremano, studia per diventare ingegnere anche se non praticherà mai. Dopo una serie di lavori piuttosto eterogenei (la lista include, solo per citarne un paio, anche concierge, animatore e addetto alla sicurezza), inizia a scrivere su commissione. Nella sua carriera ha scritto anche sotto falso nome e come ghostwriter. Stiamo abbastanza bene è il suo esordio letterario.

Stiamo abbastanza bene – La trama

Andrea ha 25 anni, è napoletano e ha una passione smodata per i numeri. In fuga da un amore finito male, si ritrova catapultato in un monolocale a Milano, con un’enorme macchia di umido sul soffitto come unica compagna di avventure della sua nuova vita. Tra un lavoro improbabile e l’altro, Andrea si troverà a fare i conti con le proprie scelte, alla ricerca di quel posto nel mondo così difficile da trovare e allo stesso tempo forse così a portata di mano. Ma come si fa a cambiare davvero pelle se non si ha ancora chiaro in che cosa ci si vuole trasformare? E soprattutto, come mai talvolta le persone o le situazioni che disprezziamo di più sembrano le uniche in grado di farci sentire vivi? Stiamo abbastanza bene cercherà una risposta a queste e molte altre domande, grazie anche a un affresco di personaggi riuscitissimi. Impossibile non essere conquistati dal portinaio che ricorda Lello Arena o l’immancabile zio d’America arrivato in città.

I temi e lo stile del romanzo

Stiamo abbastanza bene può essere definito il romanzo di formazione di una intera generazione. Il viaggio del protagonista Andrea non è solo il viaggio di un 25enne alla ricerca del suo angolo di mondo, ma anche il viaggio interiore di chi cerca di affrancarsi dalla propria realtà così conosciuta (e talvolta anche un po’ stretta) per cercare quel posto scomodo e finalmente tutto suo in cui crescere e maturare.

Perché talvolta mettere dei km tra sé stessi e la vita che si conosce è l’unico modo per cercare di prendersi (o essere presi?) sul serio – o anche solo per poter trovare un po’ di pace.

Questo libro gioca con gli stereotipi in modo molto maturo – e talvolta un po’ amaro e malinconico. Perché quando si incontra per la prima volta qualcuno che viene da Napoli sembra che si pensi sempre alle solite due o tre cose (sarà un poco di buono o uno che aspetta il pacco con la mozzarella da mammà?). Sarà perché quando si è lontani da casa ci si vuole ricostruire in ogni modo una pace, una sicurezza, a costo di finire nel giro sbagliato o di innamorarsi perdutamente nell’arco di una sera. O forse perché anche capita che chi abbiamo sempre guardato come un modello non è esattamente chi ci aspettavamo. Si impara, uno sbaglio alla volta, come fa Andrea, in attesa del prossimo ritorno a casa per vedere che effetto fa.

Un esordio leggero e amaro al tempo stesso

Un esordio letterario davvero fresco che combina alla perfezione leggerezza e amarezza: Stiamo abbastanza bene è stato una piacevolissima sorpresa del 2020 letterario. Un romanzo che fa pensare a tutte le rinunce che si fanno in nome di una nuova vita, di una nuova versione di sé stessi (che poi non è detto ci piaccia più della vecchia). Una carrellata di personaggi davvero riusciti e tridimensionali nel loro essere un po’ cliché, ma anche terribilmente veritieri. Del resto, chi non ha mai sognato di fuggire dalle attenzioni di una mamma iper protettiva? Chi non ha desiderato allontanarsi da un padre che ci vorrebbe troppo uguale a sé stesso? Chi di noi non ha mai immaginato una nuova vita lontana dalle giornate sempre uguali e dagli amici che non cambiano mai, o al contrario, tornano dall’estero con qualche  nuova avventura da raccontare?

Un romanzo sincero che dipinge alla perfezione una intera generazione di giovani italiani sempre alla ricerca di qualcosa.

Consigliato a…

Chi non sta mai comodo, chi vuole essere preso sul serio, chi cerca qualcosa lontano da casa, ma forse non ha ancora capito cosa: Stiamo abbastanza bene è il libro per voi. Ma è anche consigliatissimo a chi è rimasto, ed è curioso di sapere cosa succede a chi tenta la fuga.

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