Cercherò di scrivere due righe sulla cosiddetta guerra dei sessi, però mi accorgo di quanto sia difficile impostare o anche solo accennare un discorso del genere. Viviamo in un’epoca di emancipazione sessuale di fatto, pur velata da mille ipocrisie e vecchi retaggi repressivi cattolici o pseudo-tali. Ci si fotte allegramente per dirla alla Vasco Rossi, ma l’importante è salvare le apparenze, le forme; l’importante è mantenere un minimo di decoro. Viviamo in una società ancora fallocratica, anche se non più patriarcale e ormai moderna. Ormai non sono più gli uomini a corteggiare, ma sono le donne che stabiliscono, decidono tutto a priori. Sono le donne che scelgono, sempre e comunque. Se sei uno sfigato e ci provi con molte, finisci non solo di essere sempre respinto ma di essere denunciato per molestie sessuali. È il trionfo delle donne. Oggi sono loro che prendono l’iniziativa o sono loro che inviano segnali inequivocabili all’uomo, che dovrà corteggiarle. Sono finiti i tempi degli uomini che attaccavano le donne al muro e rubavano loro dei baci. Il maschio italico di un tempo è scomparso. Gli archetipi di secoli fa forse sono scomparsi. La donna non è più preda ma predatrice. E fortunatamente il maschio italico di un tempo è scomparso. Così come sono scomparsi il matrimonio riparatore che cancellava il reato di stupro e il delitto di onore. Ma queste due leggi sono state abrogate pochi decenni fa. La nostra cultura è permeata da un maschilismo atavico tuttora. Per secoli abbiamo avuto sempre la solita mentalità. Poi nel corso del 1900 è avvenuta una serie di profonde trasformazioni sociali, economiche, sessuali, di costume. Esiste un grande conflitto di forze, una grande contrapposizione. È difficile a ogni modo generalizzare, così come è altrettanto complesso stabilire cosa avverrà in futuro. Sessuologi, sociologi, antropologi, filosofi, scrittori, antropologi, religiosi, futurologi, intellettuali di ogni risma stanno cercando di capire le nuove dinamiche tra i sessi. Oggi sembra esserci il trionfo del maschio alpha. Poco importa se costui, scelto perché bello, intelligente, simpatico, abbiente, gentile, con una bella macchina, poi si trasformi in un bruto che commette reati di stalking, revenge porn, percosse, etc etc. Eppure gli uomini dimostrano tutta la loro fragilità, la loro vulnerabilità. Alcune donne vogliono il micio-machio. Vogliono un uomo virile ma gentile, che sia premuroso e porti delle rose e poi apra sempre lo sportello della macchina. Ma la società è diventata sempre più pansessuale, l’uomo si è sempre più femminilizzato o è incerto, spaesato perché oggi le ragazze sono intraprendenti in ogni ambito, competono e hanno la meglio negli studi e sul lavoro, insomma sono loro a portare i pantaloni. Le donne italiane sono sempre più disinibite sessualmente, ma sono sempre più esigenti, pretendono di più, vogliono il meglio. Gli uomini oggi sono sempre più attratti dall’androgino e le donne dall’esotico. Ma chi siamo noi per porre dei paletti e per giudicare? Chi siamo noi per cercare di fermare la mascolinizzazione delle giovani donne e la femminilizzazione dei giovani uomini? Oggi è troppo riduttivo parlare ancora di femmine e di maschi. Bisogna andare oltre queste etichette e questi steccati. “Femmine contro maschi” deve essere soltanto un film commedia e non essere concepito come la realtà effettiva perché nessuno deve essere contro nessuno. Oggi abbiamo il dovere di essere sempre più inclusivi. E prima ancora di blaterare di autodeterminazione dei popoli, che va benissimo, bisognerebbe prima di tutto cercare di realizzare l’autodeterminazione degli individui. Inoltre riguardo all’emancipazione femminile ci sono 30000 turiste sessuali italiane a giro per il mondo. A Magaluf (Maiorca) le ragazze italiane in vacanza si offrono sessualmente in cambio di qualche bevuta e poi si riprendono e diffondono i filmati alle amiche come prova che si sono veramente divertite. Per non parlare senza alcun moralismo retrogrado di tutte le donne in cerca di avventure sessuali per l’8 marzo! Per non parlare dell’aumento di club privé, di coppie scambiste o aperte! Le nuove relazioni sono caratterizzate da una nuova apertura mentale. Oggi le donne vogliono tutto. Vogliono il sesso. Vogliono l’amore. E se una relazione non le soddisfa sono pronte a interromperla definitivamente, costi quel che costi. Le donne oggi non guardano in faccia nessuno. E ne hanno tutto il diritto di essere libere e di pretendere tutto, visto che gli uomini la libertà e i diritti li hanno sempre avuti da secoli. Il maschio della peggior specie, spiazzato, smarrito, disorientato, ferito, cerca di affermarsi con la violenza. Ecco che ogni giorno puntualmente si verifica una tragedia, un femminicidio. Non sono la relazione, la dinamica, la società a essere colpevoli. Sono certi maschi vili e accecati dall’odio a essere malati, disturbati. Il numero di femminicidi ogni anno è il sintomo che comunque qualcosa non va nella nostra cultura, che c’è ancora un maschilismo barbaro. Certamente va detto che ci sono donne stalker o diffamatrici patologiche, ma è molto difficile che uccidano. A ogni modo c’è molta strada da fare se alcuni si chiedono: il maschilismo ha un vantaggio evolutivo, visto e considerato che si è affermato nella storia umana? Inoltre a volte ci rifletto sul maschilismo e sul femminismo. Il maschilismo è la concezione errata che gli uomini siano superiori alle donne. Oggi mi sembra che molte femministe rivendichino senza se e senza ma la superiorità delle donne rispetto agli uomini. Già pensarsi superiori è un errore madornale di presunzione e di disumanità! Mi chiedo se non si affermerà in futuro la pretesa superiorità femminile. Forse non avremo mai la vera parità perché uomini e donne non si sono ancora dimostrati veramente democratici, ma ognuno ha cercato di sopraffare l’altro. Cosa avrà la meglio alla fine? Le nuove tendenze, le nuove mode, le nuove icone, i nuovi fenomeni di costume oppure l’archeopsiche? Si sono verificati cambiamenti epocali, profonde trasformazioni. I tempi sono cambiati definitivamente e molto probabilmente è impossibile ritornare indietro. La generazione z è quella dei nativi digitali, ma è anche quella dei pornonativi, in cui anche le ragazze sono fruitrici del porno di massa. Come sarà il futuro? Finiremo per perderci nel virtuale? E ancora qualcuno obietterà che un tempo era tutto più semplice… Ma non era allora più semplice solo per gli uomini e profondamente ingiusto per le donne? E ancora dire che era meglio un tempo non è un modo di mancare di rispetto, di offendere tutte le donne vittime di violenza, che volevano soltanto essere libere e ne avevano tutto il diritto?
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